In questa guida mettiamo a disposizione un modello di lettera di assunzione e spieghiamo a cosa serve.
Prima di vedere nello specifico come compilare una lettera di assunzione, una premessa è necessaria, e cioè che essa non costituisce un documento obbligatorio per l’instaurazione di un rapporto di lavoro dipendente, visto che il contratto che è alla base di esso, si può concludere anche oralmente o per atti concludenti.
Da ciò consegue che la lettera di assunzione svolge una semplice funzione probatoria e quindi la sua mancanza non inficia in alcun modo il contratto che le parti hanno stipulato accordandosi fra loro.
Tuttavia, sebbene la lettera di assunzione non sia un elemento fondamentale per instaurare un rapporto di lavoro dipendente, essa può essere richiesta come obbligatoria in alcuni specifici casi dalla legge o dalla contrattazione collettiva.
Vediamo come si fa e con quali criteri deve essere redatta una lettera di assunzione.
La comune prassi esige che essa sia sempre redatta, e per rendere valide particolari clausole come, per esempio, il patto di prova, e per ottemperare ad altri obblighi di legge quali quelli previsti dal decreto legislativo 152/1997, articolo 4bis, comma 2, decreto legislativo 181/2000, articolo 40, comma 2 del decreto legge 112/2008 convertito in legge 133/2008, secondo i quali all’atto dell’instaurazione di un rapporto di lavoro dipendente, e prima dell’inizio dell’attività stessa, i datori di lavoro sono tenuti ad informare i dipendenti riguardo il contenuto del loro contratto individuale.
Risulta essere vero che questo obbligo si può ottemperare tramite la consegna al lavoratore dipendente di una copia della comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro stesso effettuata presso il centro per l’impiego, ma è sempre e comunque opportuna la consegna di una copia del contratto al lavoratore, visto che questa è oggettivamente uno strumento più completo a garanzia di entrambi i contraenti.
Vediamo quale deve essere il contenuto del documento.
Esso deve contenere almeno gli elementi essenziali che riguardano le parti, ovvero la loro identità, il luogo di lavoro, la data di inizio e la durata del rapporto, se a tempo determinato oppure a tempo indeterminato.
Ci sono poi altri elementi indispensabili, cioè l’inquadramento, il livello, la qualifica, le specifiche mansioni assegnate al lavoratore, la durata giornaliera o settimanale del lavoro e la retribuzione iniziale che spetta al dipendente.
La durata del lavoro e la relativa retribuzione per il suo svolgimento, a meno che non si tratti di condizioni di migliore favore, possono essere impliciti quando nel contratto individuale viene specificato il contratto collettivo nazionale applicato dall’azienda.
Lo stesso dicasi per il periodo di prova, per il quale, sempre che esso sia specificamente previsto nel contratto individuale, si può fare riferimento al contratto collettivo nazionale applicato.
Sempre che il tutto venga opportunamente e dettagliatamente specificato all’interno del contratto collettivo applicato al lavoratore, non sarà necessario neanche specificare altri elementi nel contratto individuale, come, solo per fare qualche esempio, la durata delle ferie o le ore di riduzione dell’orario di lavoro, visto che in merito avrà valore ciò che prevede il contratto collettivo nazionale, fatte salve, ovviamente, condizioni di migliore favore contrattate dai contraenti.
Vediamo, infine, deve redigere la lettera di assunzione.
La scelta migliore, in tal caso, è quella di affidarsi alla competenza di un avvocato oppure di un consulente del lavoro, il professionista che si occupa di curare il rapporto tra le aziende e le varie istituzioni, e che la redigeranno nella forma più opportuna e nel rispetto delle regole fondamentali che fissano punti e contenuto.