Il producer organizza la realizzazione di prodotti audiovisivi: documentari e filmati pubblicitari e commerciali, video musicali, produzioni televisive.
Numerosi sono gli ambiti in cui è possibile svolgere questa professione: agenzie di pubblicità, emittenti televisive, canali digitali e WebTV, case di produzione, grandi aziende con propri settori per la comunicazione.
Il producer che lavora in un’agenzia di pubblicità sceglie, in collaborazione con i creativi e con il cliente, il regista e le case di produzione; supervisiona l’ideazione dei messaggi pubblicitari e decide i mezzi di diffusione (radio, televisione, cinema).
Le mansioni del producer televisivo comprendono tutto ciò che riguarda l’allestimento di un programma. Con il direttore di rete valuta le risorse economiche disponibili e definisce gli obiettivi di ascolto e la collocazione all’interno del palinsesto; insieme agli autori elabora il programma e costituisce l’équipe che lo realizzerà.
Il producer di una casa di produzione ha un ruolo più operativo ed è coinvolto in tutte le fasi del processo di realizzazione del prodotto, dal preventivo alla preparazione del lavoro, alle riprese, all’edizione. Si occupa della selezione del cast, della scelta dei luoghi dove effettuare le riprese e delle scenografie.
Durante le riprese verifica che siano rispettate le decisioni prese e nella fase successiva alla produzione supervisiona montaggio, effetti sonori e tutte le lavorazioni elettroniche che rendono l’audiovisivo pronto per la messa in onda.
In seguito all’approvazione del cliente, il producer controlla la qualità tecnica del materiale e si accerta che arrivi in tempo alle emittenti televisive.
Con il diploma di scuola secondaria di primo grado (ex licenza media) è possibile iscriversi a scuole secondarie di secondo grado che formano studenti nel settore audiovisivo. Gli istituti tecnici prevedono un percorso di studio quinquennale con il conseguimento del diploma di maturità.
La riforma dell’istruzione ha introdotto profonde modifiche nei percorsi di qualifica professionale offerti dagli Istituti professionali statali. Uno spazio significativo è comunque riservato alla cosiddetta autonomia scolastica per cui alcuni istituti rilasciano ancora una qualifica professionale a conclusione dei primi tre anni di corso.
Si consiglia pertanto di rivolgersi direttamente alle singole scuole per ottenere informazioni più precise.
Per quanto riguarda i corsi rivolti a diplomati rimandiamo alla sezione Riferimenti utili dove sono indicate le scuole e i corsi più idonei per prepararsi a svolgere questa professione.
A livello universitario, il corso di laurea di primo livello in Discipline dell’Arte e dello Spettacolo (DAMS) – classe L03 – attivo presso molte università italiane, consente di padroneggiare una solida cultura artistica di base.
Inoltre, a titolo indicativo, si segnalano alcuni corsi di laurea di primo livello utili per intraprendere questa professione:
Arti e scienze dello spettacolo, presso l’Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di arti e scienze dello spettacolo, teatro, cinema, televisione e spettacolo digitale;
Discipline dello spettacolo e della comunicazione, presso l’Università di Pisa;
Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione, presso il Politecnico di Torino, III Facoltà di Ingegneria (dell’Informazione);
Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, Facoltà di Lettere e filosofia;
Scienze e tecnologie multimediali, presso l’Università degli Studi di Udine.
Suggeriamo infine i corsi di laurea magistrale in Produzione artistica e nuovi linguaggi, attivato presso l’Università di Teramo e quello in Saperi e tecniche dello spettacolo teatrale, cinematografico, digitale, attivato presso l’Università La Sapienza di Roma.
L’offerta formativa è comunque piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie Facoltà. È consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca