Diventare notaio è un desiderio di molti giovani studenti di giurisprudenza, che vedono in questa professione una forma di servizio allo Stato e alla comunità. Vedremo nel corso di questa guida come diventare notaio, ovvero quali sono i passi necessari per intraprendere questa professione.
Il notaio è prima di tutto un libero professionista, esperto in diritto civile e commerciale, il cui compito, per lo più, è redigere atti tra cittadini. Nello svolgere le proprie funzioni, però, il notaio è anche un pubblico ufficiale e, di conseguenza, è in grado di dare valore pubblico agli atti che redige. Per questo, oltre quelli indicati in precedenza, il notaio viene rivestito anche di altri compiti per il suo ruolo di pubblico ufficiale, come quello della levata dei protesti, per fare un esempio.
Oltre che redigere gli atti notarili, il notaio è incaricato anche di conservare il deposito degli atti che redige e rilasciarne copie, certificati e estratti, e più in genere, possiamo dire che è incaricato di custodire gli archivi notarili. Quella del notaio, tuttavia, non deve essere vista come una professione ripetitiva o noiosa, il suo lavoro, anzi, è molto creativo, se è vero che da un lato si trova a gestire tutta una serie di pratiche che potremmo dire base, è al contempo vero che deve dare soluzione alle problematiche della clientela trasformando in clausole contrattuali quelle che sono le loro esigenze. Nel fare questo il notaio fornirà le proprie conoscenze in modo da evitare l’insorgere di futuri contenziosi legali. Risulta essere proprio per questo, come vedremo dopo, che tra le materie d’esame per il Notaio vi è anche la volontaria giurisdizione. Da un altro lato, la professione del notaio presenta anche caratteristiche di innovazione che, particolarmente con l’integrazione del diritto comunitario in quello italiano, sono sempre più spiccate, pensiamo per esempio alla disciplina dei trust, istituti questi di diritto inglese, che possono essere stipulati in Italia anche se non è presente una legge che li definisce. Il notaio, in questo caso, dovrà redigere atti che non siano contrari all’ordinamento generale, sapendo adattare le esigenze dei clienti con quelle di rispetto della normativa italiana.
Chiarito a grandi linee quali sono le attività che svolge un notaio, passiamo nel dettaglio a vedere come diventare notaio. Prima di tutto è necessario ottenere una laurea in giurisprudenza, sia essa quella quadriennale vecchio ordinamento o quella specialistica secondo il nuovo ordinamento. Fatto questo, chi desidera intraprendere la carriera di notaio dovrà superare un concorso pubblico nazionale per notaio che viene bandito dal Ministero della Giustizia. Il concorso però non viene bandito ogni anno, quindi è possibile che sia necessario attendere del tempo prima di parteciparvi. Nel frattempo l’aspirante notaio lavorerà presso uno studio notarile, come praticante. Questo periodo di praticantato dovrà essere di almeno due anni e, probabilmente, risulta essere questo uno dei periodi più complessi per chi vuole diventare notaio. Non è molto semplice trovare studi notarili che accettino praticanti e forse anche per questo si vede questa professione come di difficile accesso. Va detto però che la normativa prevede l’istituzione di scuole di specializzazione alle professioni legali, tra cui vi sarà quella di notariato, la cui frequentazione dovrebbe sostituire in tutto o in parte il periodo di pratica, quindi in futuro le cose saranno destinate a cambiare, in meglio si spera, relativamente a questo punto.
Il concorso per diventare notaio si compone di diverse prove, ai sensi della Legge 26 luglio 1995 n. 328, la prima fase è la preselezione. Terminato il praticantato, l’aspirante notaio dovrà sottoporsi a un esame della durata di settanta minuti nel corso dei quali dovrà rispondere a 45 domande aventi come oggetto le tematiche di diritto civile e commerciale che sono alla base del concorso e della professione notarile. Nel caso in cui l’aspirante notaio superi la preselezione, si passerà all’esame scritto vero e proprio, che si compone di tre prove teorico pratiche che sono tenute in tre giorni consecutivi. Le tre prove hanno, ciascuna, come oggetto una delle tematiche principali per l’attività notarile. Per ogni prova il candidato ha a disposizione sette ore di tempo.
Terminata la fase scritta, il candidato dovrà superare un esame orale che avrà come oggetto non solo gli argomenti di diritto civile e commerciale caratteristici per la professione notarile ma anche le disposizioni sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili e, infine, le disposizioni concernenti le tasse sugli affari, visto che nella sua qualità di pubblico ufficiale il notaio riscuote imposte per conto dello Stato.
Nel caso in cui il concorso venga superato positivamente, il candidato notaio dovrà aspettare che gli venga assegnata una sede disponibile. Il notaio, infatti, non può operare a proprio piacimento in qualsiasi luogo, come avviene per gli altri liberi professionisti, ma dovrà adeguarsi a lavorare solamente nelle sedi di lavoro che gli saranno indicate, dovendo trovarsi anche a aspettare anni prima di trovare una sede vicino a casa oppure accettando di trasferirsi anche a centinaia di chilometri da casa per lavorare. Trattandosi di una professione protetta, possono esserci solo un certo numero di notai per ogni zona e dunque, per iniziare l’attività, si deve attendere che un notaio tra quelli già operanti vada in pensione o che, per aumento della popolazione, si crei una nuova disponibilità di posto. Nel frattempo, chiaramente, il notaio senza sede potrà lavorare in collaborazione presso un altro notaio.
Se questa professione vi affascina, sappiate che la domanda di ammissione al concorso per diventare notaio dovrete redigere un’apposita domanda in carta da bollo, indirizzata a Ministero di Grazia e Giustizia – Direzione Generale degli Affari Civili e delle Libere Professioni – Ufficio Notariato – via Arenula 70 – 00186 ROMA. Tale domanda non va spedita ma consegnata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale nella cui giurisdizione risiede l’aspirante notaio. Per essere ammessi alla preselezione, è necessario che la domanda sia presentata entro i 45 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Per questo motivo è necessario rimanere sempre informati sui nuovi concorsi pubblici che vengono pubblicati in Gazzetta Ufficiale.