In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un’edicola.
In un periodo in cui la crisi della carta stampata è sempre più evidente e le nuove generazioni viaggia accompagnate da dispositivi collegati con il mondo da cui attingere facilmente e, il più delle volte, gratuitamente notizie, cerchiamo di capire se ha ancora senso pensare di aprire un’edicola. L’interrogativo appena espresso non è certo da sottovalutare e comporterebbe anche un’analisi profonda del settore editoriale troppo lunga e articolata da portare a termine Nonostante i quotidiani storici stiano risentendo della crisi e dei tagli alla cultura, il giornale cartaceo continua a avere il suo fascino. In modo particolare, poi, questo vale soprattutto per i settimanali femminili e di diffusione culturale per cui la qualità della carta, oltre alla patinatura e alla bellezza dell’immagine ha un’importanza fondamentale.
Questo significa, tornando al centro della discussione, che aprire un’edicola può avere ancora i suoi vantaggi sempre che si sia dotati di una certa elasticità e di una visione più ampia dell’attività. Con questo si intende che non è pensabile fermarsi solamente alla semplice vendita di giornali e riviste, ma è necessario soddisfare altre esigenze come il commercio di DVD, cartoline, biglietti per i mezzi pubblici e tessere telefoniche ricaricabili. Tutto questo è possibile grazie a una maggiore apertura delle licenze che, eliminando alcuni impedimenti, ha in qualche modo liberalizzato il commercio di determinati oggetti.
Detto questo, vediamo nel dettaglio quali passi compiere e a cosa risulta essere necessario prestare attenzione se rimane intatto il vostro desiderio di diventare titolari o gestori di un’edicola. Come in molti altri tipi di attività, considerate che esiste una via più semplice e una più complessa da percorrere. La prima consiste nel rilevare un’attività già esistente. In questo caso sarete alleggeriti da una serie di passi burocratici come l’acquisizione automatica di fornitori, una clientela già affezionate e, soprattutto, tutte le licenze necessarie acquisite in modo diretto senza fatica alcuna. A questo punto, però, non dovete lasciarvi affascinare dai lati positivi. Si sa, infatti, che ogni medaglia ha il suo rovescio. In questo caso, infatti, sarà opportuno capire per quale motivo l’attività viene ceduta. Si tratta di un elemento molto importante e da non sottovalutare, visto che questo potrebbe causare anche una partenza lenta della vostra impresa.
I motivi che portano alla vendita della licenza di un’edicola, come di altre attività, possono essere molte. La più semplice è il desiderio di dedicarsi a una vita più tranquilla dopo anni di lavoro. Altre cause, però, potrebbero essere la necessità di vendere per fare fronte a un’urgenza economica personale, fino a arrivare a una bassa produttività da parte dell’edicola. Dunque, per evitare di trovarsi tra le mani una nuova attività costosa ma poco funzionale, è opportuno informarsi bene sul giro d’affari mosso dall’edicola attraverso un esame attento delle entrate e delle uscite mensili da fare effettuare a un commercialista di fiducia. Oltre a questo, poi, potrebbe essere valido anche il vecchio sistema di appostarsi in vicinanza dell’edicola di vostro interesse per vedere effettivamente da quanti clienti è frequentata.
Nel caso, invece, abbiate intenzione di aprire un’attività, i passi da fare sono diversi. Prima di tutto bisogna porsi una domanda sul tipo di spazio che si intende creare. La scelta è, inevitabilmente, tra chiosco e negozio. Tenete presente che, per tutte e due le casistiche, avrete bisogno di ottenere una licenza da parte del comune interessato. Anche queste, però, non sono certo tutte uguali e dipendono dalla densità di popolazione del Comune scelto e dalla distanza con le altre attività simili. Il terzo elemento fondamentale cui tener conto, poi, è la posizione da aprire presso la Camera di Commercio del territorio cui si appartiene. Per finire, poi, è la volta dei fornitori. Senza di questi, infatti, e i relativi giornali è impossibile avviare un’edicola concorrenziale e produttiva. Niente timore, però, la lista dei loro nomi è fornita direttamente dalla FIEG, ossia la Federazione Italiana Editori di giornali.
Detto questo, è il caso di affrontare la nota dolente di ogni nuova attività, ossia i costi affrontati. Bisogna dire che rispetto a altre, l’apertura di un’edicola non comporta un peso economico troppo pesante. A essere messi in lista sono soprattutto i costi legati alle pratiche burocratiche, all’affitto o all’acquisto del negozio o chiosco, l’eventuale licenza di occupazione di suolo pubblico e, per finire, la fornitura quotidiana dei giornali per cui, però, esiste anche il reso. A questo punto, sembra chiaro che aprire un’edicola non è poi una missione impossibile e può rappresentare ancora una buona fonte di guadagno. Prima di accarezzare questa idea e di mettersi in moto per definirla e concretizzarla, bisogna considerare un ultimo elemento importante, ossia il sacrificio richiesto da questo tipo di lavoro. Infatti, la giornata di un giornalaio inizia molto presto, praticamente all’alba, visto che i giornali vengono consegnati proprio alle prime ore del giorno. Inoltre, fatta eccezione per alcune festività nazionali in cui i giornali non escono, il servizio deve essere garantito sempre e con costanza, organizzando i periodi di ferie con altri giornalai della zona.