In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come aprire una saponeria.
Quando si parla di sapone, le possibilità sono due. La prima prevede un viaggio in Provenza, dove si è rimasti affascinati dalla produzione di profumi e saponette, realizzate in modo naturale utilizzando le essenze dei fiori coltivati nel territorio. Primo tra tutti la lavanda, indiscussa dominatrice della regione. La seconda, invece, considera la necessità di utilizzare prodotti detergenti il più possibile privi di agenti chimici, se non addirittura il piacere di creare le proprie saponette in casa. Qualunque sia la vostra ispirazione, potreste comunque accarezzare l’idea di aprire una saponeria, un progetto certo non impossibile da realizzare e che potrebbe avere le sue possibilità di sviluppo economico. Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un ritorno all’utilizzo di prodotti naturali, come quelli presenti nelle case in passato. Risulta essere così che le vecchie saponette profumate, dopo alcuni anni di oblio oscurate dal sopraggiungere del sapone liquido, stanno riconquistando attenzione. Questi prodotti offrono anche la possibilità di creare dei saponi artistici e belli da vedere esteticamente, rendendoli adatti anche per un regalo particolare da dedicare agli appassionati di essenze e prodotti naturali.
A questo punto, dunque, vediamo quali sono i passi da fare nel caso si abbia intenzione di aprire una saponeria e operare, così, in un’atmosfera in cui la naturalezza del profumo la fa da padrona. Per prima cosa bisogna interrogarsi e capire se si è dotati di un effettivo talento per la vendita e di una propensione a lavorare a contatto con il pubblico. Diversamente da quanto si può pensare, infatti, un’attività commerciale richiede doti caratteriali precise come la pazienza o la disposizione al sorriso, ad esempio. In secondo luogo, poi, non può mancare una conoscenza approfondita del prodotto che andate a vendere. Nel caso specifico di una saponeria, per esempio, sarebbe il caso di avventurarsi in una ricerca sui vari detergenti naturali presenti in commercio e provenienti dalle diverse parti del mondo. Per non parlare, poi, della possibilità di realizzare dei saponi in maniera autonoma, dando libero spazio alla fantasia e offrendo alla vostra clientela un prodotto esclusivo.
Stabiliti i propri talenti, è inevitabile gettare uno sguardo al portafoglio per comprendere e definire la propria disponibilità. Bisogna chiarire, però, che per avviare una saponeria non serve poi un grande investimento. Importante è soprattutto la scelta del locale e, quindi, il relativo affitto. Si consiglia di preferire sempre zone commerciali o di grande passaggio, oltre ai centri commerciali che sono diventati ormai di grande moda. Alla spesa dello spazio si aggiunge quella del primo rifornimento di merce e dei singoli prodotti, nel caso abbiate deciso di avventurarvi nell’antica arte del sapone.
Anche dal punto di vista burocratico questa attività non presenta troppi problemi. Fondamentale, ovviamente, è accendere una semplice Partita IVA oltre all’iscrizione presso la Camera di Commercio e i permessi necessari da parte dell’Asl per quanto riguarda la vendita di prodotti cosmetici. Se, però, volete produrre in modo autonomo il vostro sapone, le cose si fanno più complesse. Per esempio si richiede un diploma professionale o una laurea triennale in chimica, oltre ai permessi per aprire secondo norma il laboratorio necessario.
Per evitare questi passaggi, però, esiste una scorciatoia. Stiamo parlando dell’ormai nota prassi di aderire a un franchising. In questo caso la ditta madre si occuperà attivamente di alcune attività come localizzare il locale e la zona migliore, oltre al rifornimento della merce e le strategie di marketing. Indubbiamente i vantaggi a favore dei nuovi affiliati sono molti, ma si deve tener comunque in considerazione che si dovrà rinunciare al tocco personale.