In questa guida spieghiamo come aprire una profumeria.
Risulta essere possibile individuare almeno due tipologie principali di frequentatori di profumerie. Il primo si dirige con decisione verso gli espositori, dove fanno bella mostra ogni tipo di profumo in commercio, compresi deodoranti naturali e affini. Il secondo, invece, è attratto come un’ape dal miele verso ogni tipo di trucco. Riconoscerli è molto semplice. Infatti, uno è impegnato a allenare il proprio olfatto, mentre l’altro ha, solitamente, le mani impiastricciate di tonalità multicolore. Giusto per capire l’effetto di un ombretto o un rossetto sulla pelle. Inoltre, bisogna specificare che la profumeria, ormai da molti anni non è più un territorio esclusivo del mondo femminile, visto che anche l’universo maschile ha iniziato a abitarlo alla ricerca di prodotti per il mantenimento della propria bellezza.
Tutto questo per dire che, oltre a conquistare un’utenza piuttosto ampia, il business della profumeria può essere gestito sia da un uomo che una donna, oltre che garantire ancora delle buone entrate. Non è un caso, infatti, che anche in anni di crisi economica, le profumerie continuano a essere frequentate, soprattutto per cercare un’idea regalo che possa essere gradita senza richiedere un impegno economico eccessivo. Se, poi, si punta anche sulla diversificazione dei prodotti offerti, ecco che il successo è garantito. Fondamentale, infatti, è, pur mantenendo degli standard di qualità, offrire un intervallo di prodotti piuttosto vari, andando da quelli medio alti come Dior e Chanel, a altri più commerciali come Collistar e Pupa. A questo punto è chiaro che si tratta di un’attività in cui è stimolato il senso estetico e artistico ma anche la parte più pratica e commerciale. Inevitabile, però, dovrebbe essere soprattutto la passione per questo mondo particolare, tanto da essere stimolati verso un continuo aggiornamento, oltre a essere tentati anche a offrire prodotti particolari come, ad esempio, i profumi artigianali creati a Grasse, sede storica di questo tipo di attività a due passi dalla Provenza.
Stabilite le diverse possibilità di crescita di questo business, vediamo ora quali passi burocratici devono essere fatti per aprire una profumeria e i costi previsti. Iniziamo con il dire che, dare inizio a questo tipo di attività è sicuramente più semplice di quanto previsto per altre. In effetti, è più che sufficiente accendere una partita IVA e la successiva iscrizione alla Camera di Commercio. I passaggi obbligatori, poi, terminano la dichiarazione d’inizio attività al comune interessato. Ecco che, eseguiti questi passi, è possibile tirare su la serranda e dare inizio a un’avventura tutta profumata e imbellettata. Ma, parlando di cifre, vediamo effettivamente quali sono i costi previsti per avviare una profumeria. Inutile dire che l’investimento iniziale varia seconda alcuni fattori fondamentali. A fare alzare il livello dei costi è l’affitto del negozio che, a sua volta, dipende molto dalla metratura e anche dalla zona scelta. Per quanto riguarda l’immobile, poi, è necessario fare una scelta consapevole soprattutto per quanto riguarda la sua grandezza. Infatti, non sempre una metratura ampia è garanzia di successo. In effetti, un negozio ampio ma poco rifornito ha sicuramente poco appeal sulla clientela. Al contrario, un negozio di proporzioni medio piccolo, se gestisce bene lo spazio e si distingue per essere fornito con attenzione delle esigenze della possibile clientela e delle tendenze di settore, può rappresentare un investimento riuscito.
Continuando sempre a parlare di locali, poi, si deve prestare attenzione anche allo stile. Inutile dire, infatti, che trattandosi di un business basato sull’estetica e la gradevolezza esteriore, anche il negozio deve rispondere ad alcuni canoni di gradevolezza e stile. Altrettanto eleganti e ben preparato, poi, deve essere anche lo staff, il cui compito è soddisfare le richieste della clientela riuscendo a consigliarla nel migliore dei modi e sempre con professionalità. Ecco che, nel caso si decida per una gestione non famigliare, sarebbe opportuno selezionare con particolare attenzione i propri collaboratori, preferendo sempre la professionalità e l’esperienza. Ovviamente si tratta di due valori che esigono un pagamento equivalente e giusto ma, quella che può sembrare un’uscita di una certa importanza, può poi portare a un rientro economico altrettanto positivo
Tirando le fila di questo discorso e provando a dare effettivamente una cifra, possiamo affermare, senza troppo margine di errore, che l’apertura di una profumeria richiede un investimento di 30000 euro. Comunque sia, per tenere sotto controllo le spese da sostenere e le eventuali e necessarie entrare, sarebbe meglio non rinunciare a un business plan dettagliato in ogni possibile particolare dell’impresa che volete affrontare. Detto questo, però, bisogna chiarire un ultimo elemento. In effetti, esiste un modo per risparmiare su alcuni costi di partenza e avere le spalle coperte da alcuni rischi d’impresa. La soluzione è rappresentata dal franchising, ossia affiliarsi a un marchio già esistente e conosciuto sul mercato. Tenete conto che, ad esempio, sarà la ditta centrale a emettere un giudizio positivo sul negozio scelto e a caratterizzarlo con il proprio stile. In questo caso, infatti, ogni sede deve avere lo stesso stile, oltre a esibire e mettere in vendita la medesima tipologia di merce. Come abbiamo detto, in questo modo si viene sollevati da alcuni pesi, come le forniture, ma, allo stesso tempo, si deve inevitabilmente rinunciare ad attribuire un tocco personale.