In questa guida mettiamo a disposizione consigli utili su come aprire una pasticceria.
Da alcuni anni un palinsesto televisivo non può considerarsi degno di nota se non ha inserito al suo interno un programma di cucina. Questo perché da un decennio, più o meno, nonostante la cucina italiana vanti da sempre estimatori in tutto il mondo, ci siamo scoperti dei provetti cuochi. La conseguenza è che ogni singola cucina privata si è trasformata in un campo di pratica e produzioni di piatti che, dalla tradizione alla sperimentazione, offrono la possibilità di mettere alla prova talenti inaspettati. La cucina è diventata un modo per rilassarsi e per accogliere con affetto e cura gli amici cene sempre più numerose e frequenti. C’è una tecnica, però, in cui sembra che gli italiani si siano dilettati fino a raggiungere dei livelli quasi da professionisti. Ci riferiamo alla sofisticata arte della pasticceria che, a differenza della cucina vera e propria, richiede la precisione di un chimico per la realizzazione della ricetta prescelta.
Alcuni, però, a forza di sperimentare nella propria cucina hanno scoperto di avere un vero e proprio talento naturale per farine e lieviti tanto che, dopo un corso professionale, possono accarezzare l’idea di aprire una pasticceria tutta loro. Ovviamente, non si parla di un’attività dalle dimensioni eccessive, almeno all’inizio, ma di un negozio dalle dimensioni limitate con un laboratorio provvisto di tutti i macchinari utili per portare a termine nel migliore dei modi le varie tecniche per fare di voi un pasticcere stellato. Prima di iniziare a sognare, vediamo nel dettaglio quali sono i passi da fare per trasformare una fantasia in un progetto concreto.
Come abbiamo già accennato, il primo elemento da curare e tenere in considerazione è la qualità professionale del futuro pasticciere. Perché questa sia acquisita, c’è bisogno di talento naturale, di alcuni anni di esperienza e la frequentazione di un corso al REC, ossia Registro Esercenti per il Commercio. Tenete conto che, in caso di una società composta di più elementi, è sufficiente che un solo socio abbia questa iscrizione per aprire l’attività. Fatto questo, non dimenticate che bisogna avere anche i requisiti morali, nel campo alimentare e quelli professionali.
Il passo successivo prevede la presenza di un commercialista, possibilmente di fiducia. Grazie alla sua esperienza si dovrà decidere quale forma giuridica assumere. Questa dipende da alcune variabili come, per esempio, se si vuole istituire una società con altre persone, come abbiamo già prospettato in precedenza, o se l’intenzione è di formare una ditta individuale, avvalendosi poi dell’aiuto di qualche collaboratore. Ovviamente, nonostante l’attività di pasticcere abbia un fascino particolare, aprire materialmente un business in questo campo comporta molti obblighi burocratici che possono annoiare e rendere il percorso più complesso anche a chi è spinto dal sacro fuoco del lievito. Questo per dire che, a quanto fatto fino a ora, bisogna aggiungere altri passaggi.
Uno di questi è l’invio al comune di residenza della comunicazione con Modello COM1, nel caso la metratura della vostra grandezza arrivi fino a 150 Metri quadri. Nel caso, invece, vada oltre i 250 mq bisognerà inoltrare il Modello COM2 e aspettare trenta giorni prima di cominciare l’attività. Tenete conto, però, che questo elemento varia da regione a regione. Per questo vi consigliamo di informarvi attentamente prima di procedere. Non dimenticate, poi, l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la CCIAA e di richiedere la Partita IVA. A questo punto si deve scegliere a quale regime contabile si vuole aderire tra ordinario, semplificato o per fatturati oltre i 30000 euro annuali. Ultimo passo da tenere in considerazione è l’apertura della posizione INPS. Ricordate, però, che se alla fine di tutta questa procedura ancora non avete ottenuto l’agilità dei locali da parte dell’ASL, non è possibile cominciare l’attività. Cosa che vale sia per la produzione che per la vendita.
Chiuso tutto il percorso burocratico e prima di indossare la giacca da pasticciere si devono comunque tenere in considerazioni alcuni elementi fondamentali per una buona riuscita dell’attività. Per prima cosa, è necessario avere senso del sacrificio. Produrre su larga scala per un negozio, infatti, richiede un impegno ben più intenso di quello utilizzato per realizzare dei dolci fatti in casa per amici e parenti. Per questo motivo è necessario essere spinti da una vera e propria passione, per non rischiare di trovarsi schiacciati da un peso eccessivo. Inoltre, è necessario prestare molta attenzione alle materie prime utilizzate, andando sempre alla ricerca delle eccellenze, alle problematiche alimentari e allergiche e, per finire, alle ultime novità tecniche. In questo senso è opportuno dedicarsi, almeno due volte l’anno, a dei corsi professionali di aggiornamento grazie ai quali diventare esperti in alcuni specializzazioni come, per esempio, le sculture con cioccolato plastico o il cake design, molto richiesto per eventi particolari.
Seguendo le indicazioni mette a disposizione è quindi possibile aprire una pasticceria, un’attività sicuramente interessante.