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Aggiornato il 28 Gennaio 2023 da Luca Martini

Come Aprire Negozio di Fiori

Come Aprire Negozio di Fiori

In questa guida spieghiamo come aprire un negozio di fiori.

Avviare un’attività legata alla delicatezza e alla bellezza dei fiori mantiene un significato poetico, arricchito anche da una certa eleganza. Questo per dire che è gradito esibire un certo stile e gusto. Infatti, mai come in questo commercio, le caratteristiche della gestione o della proprietà possono influenzare molto anche l’ascesa della propria attività.

come aprire negozio di fiori

Dunque, stabilito che il primo elemento necessario è un certo gusto personale, andiamo avanti con l’individuare altri elementi fondamentali per diventare degli ottimi fioristi. Legato a doppio nodo con l’eleganza del futuro proprietario si trova la passione per la materia. Dovete pensare, infatti, che oggi giorno un negozio di fiori ha potenzialità e possibilità di sbocco molto diverse rispetto a quelle offerte o rappresentate dalla semplice vendita occasionale. In modo particolare, se il vostro intento è di avviare un’attività che sia più strutturata rispetto a un semplice banco al mercato cittadino e si rivolga a una clientela più esigente, allora è necessario prestare particolare attenzione alla conoscenza floreale e al contatto con l’acquirente.

Come avrete capito, è assolutamente proibito avventurarsi in una materia per cui non si nutre passione e che, soprattutto, ci è estranea. Se, poi, siamo coscienti dei nostri limiti, ma desideriamo ugualmente gettarci in questa avventura profumata, allora sarà il caso di scegliere tra due strade. la prima è rappresentata dall’assunzione di un esperto, mentre la seconda prevede da parte del futuro titolare un periodo di preparazione. Indubbiamente la crisi ci sta spingendo verso la creatività e la necessità di inventarci dei lavori. Un concetto, questo, però, che non prevede improvvisazione. A questo punto, perché il proprio negozio di fiori si trasformi in un’attività produttiva, bisogna tenere in considerazione alcuni elementi fondamentali. Uno di questi è la non necessità del prodotto che stiamo vendendo. Il fiore, in effetti, rappresenta un bene deteriorabile e, soprattutto non indispensabile per la gestione della quotidianità, soprattutto in un periodo storico, dove le spese sono valutate con più attenzione.

A questo punto vediamo come ovviare al problema e riuscire a guadagnare con questo lavoro. La diversificazione è la parola d’ordine, soprattutto per quanto riguarda i canali di vendita da individuare. Per questo, accanto al commercio del singolo fiore, si consiglia di entrare in contatto con alcune società di organizzazioni eventi per garantirsi l’appalto di addobbi e centrotavola. Per finire, da questa catena di contatti, non devono essere esclusi anche gli alberghi di alto livello, sempre bisognosi di fioristi di fiducia per abbellire ricevimenti o convegni organizzati nei suoi locali. Tutto questo, però, riporta fondamentalmente a un solo elemento cui bisogna prestare particolare attenzione, ossia la scelta della zona e del locale. Si consiglia, infatti, di preferire un quartiere a alta densità, possibilmente centrale, senza, però, dover gestire una metratura interna troppo ampia.

Stabilito dove volete dare inizio alla vostra attività e a quale tipologia di clientela volete offrire il vostro lavoro, tenete in conto anche la necessità di offrire un servizio tecnico specializzato. Questo vuol dire che, oltre a conoscere le varie tipologie di fiori e il loro mantenimento, sarebbe opportuno seguire dei corsi per apprendere come creare composizioni sempre originali. Considerate, infatti, che la concorrenza è numerosa, quindi dovete attrezzarvi per offrire un servizio che sia unico anche dal punto di vista estetico. Non c’è molto da stupirsi, visto che lavorare con i fiori, richiede una propensione naturale alla cura del particolare e all’inventiva. Per ampliare delle doti naturali e renderle più tecniche, però, ricordate che c’è la possibilità di partecipare a dei corsi specifici. In questo caso i costi non sono certo proibitivi e possono andare da un minimo di 100 euro fino a un massimo di 500, secondo le ore previste e delle tecniche impiegate.

Terminiamo con alcuni consigli su come gestire lo spazio interno del negozio. Come abbiamo già accennato in precedenza, non è necessario scegliere delle metrature molto ampie. In realtà, se diviso e arredato, anche un negozio medio piccolo può dare le sue soddisfazioni. Importanti, in questo caso, sono soprattutto due elementi. Il primo è rappresentato da un arredo consono, volto a creare un’atmosfera piacevole e accogliente per la propria clientela. Il che vuol dire, ad esempio, scegliere una tinteggiatura dalle nuance chiare e fresche e delle scaffalature leggere, facili da mantenere in ordine e pulite. Per quanto riguarda il secondo aspetto, invece, riguarda la presenza di almeno una vetrina su strada. In questo modo, infatti, sarà possibile rendere visibili le offerte e le creazioni del negozio. Ovviamente, nel caso desideriate avventurarvi nel mondo degli addobbi, non dimenticate di allestire una cella frigorifera e di preparare un book fornito con foto delle vostre composizioni.

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Chi è Luca Martini

Sono specializzato in Human Resource Management. Ricopro il ruolo di Responsabile HR presso un'impresa di servizi per professionisti.

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