In questa guida spieghiamo come aprire una fattoria didattica.
Il settore agricolo e agrituristico italiano è in assoluto uno dei comparti maggiormente in migliore stato del nostro Paese, oltre che una colonna portante della nostra economia e delle nostre attività di esportazione. Da questo punto di vista, però, sono numerose le opportunità collaterali che si aprono per le aziende, gli enti o le associazioni proprietarie di una fattoria, soprattutto se parliamo delle fattorie didattiche, ovvero una preziosa occasione per integrare il reddito di questi spazi adibiti alla coltivazione e all’allevamento con introiti provenienti dai visitatori, che pagano appunto un biglietto per visitare queste zone. Vediamo dunque di cosa si tratta, quali sono i suoi obiettivi e come aprire una fattoria didattica.
Le fattorie didattiche sono imprese agrituristiche o agricole che scelgono di integrare la propria attività produttiva con attività di tipo didattico, culturale e pratico. Nei fatti, queste fattorie aprono le proprie porte a scolaresche, ragazzi, bambini e famiglie, i quali possono così assistere e partecipare alla quotidianità di una fattoria, imparando come funziona una coltivazione ed entrando in contatto con gli animali da cortile che la fattoria ospita. In altre parole, una fattoria didattica è una vera e propria aula all’aperto, che consente ai ragazzi di visitare i suoi dintorni e le sue strutture, di partecipare a laboratori di diversa tipologia, e di imparare a rispettare l’ambiente e gli animali.
Lo stato di fattoria didattica è legittimato dal decreto legislativo n.228 del 18/05/2001, e consente a qualsiasi ente o azienda agricola di integrare attività ricreative e didattiche allo scopo di favorire l’informazione dei giovani e dei cittadini in merito all’importanza della valorizzazione del territorio e delle nostre risorse naturali. Attualmente l’Italia ospita circa 2000 fattorie didattiche, si tratta di una tendenza in costante crescita, che dimostra la validità di questa iniziativa e tutti i vantaggi portati alle aziende e alle associazioni che decidono di muoversi in questo senso.
Il primo passo per ottenere lo stato di fattoria didattica è richiedere e ottenere dalla provincia o dall’amministrazione regionale la qualifica per fregiarsi di questo titolo. Ovviamente, la procedura e le tempistiche per trasformare una fattoria in una fattoria didattica variano da regione a regione, e sono suscettibili a variabili alle volte molto diverse fra loro.
In ogni caso, la Carta di Qualità prevista per le fattorie didattiche fornisce un’accurata lista dei requisiti che un’azienda agrituristica o agricola deve possedere per richiedere la qualifica di fattoria didattica. Vediamo più nel dettaglio quali sono.
L’adozione di sistemi di produzione che siano eco sostenibili e che avvengano nel rispetto della natura, come, per esempio, le coltivazioni biologiche.
La presenza di un luogo al coperto che possa ospitare le attività ludiche e didattiche e permettere ai bambini di poterne usufruire anche in condizioni meteorologiche avverse.
La presenza di recinzioni che possano garantire ai bambini e ai visitatori di visitare la fattoria in totale sicurezza.
Le obbligatorie certificazioni di igiene.
La presenza di un’assicurazione di responsabilità.
La presenza di un registro che contenga tutti i dati relativi alle visite e alle persone che hanno visitato la fattoria didattica.
La partecipazione del personale della fattoria a corsi specifici di formazione.
La presenza di materiale didattico compatibile con le linee guida fornite dal Ministero dell’Istruzione.
Disponibilità di uno spazio che permetta di ospitare un certo numero di alunni o visitatori.
Trattandosi poi di una vera e propria attività imprenditoriale, per portare al successo una fattoria didattica bisogna ovviamente valutare la portata dell’investimento, lo studio del mercato e la fase di marketing. Inoltre, i costi possono essere maggiormente sostenibili da un agriturismo ma più complessi per una fattoria, in quanto la seconda dovrebbe in via teorica avviare una ristrutturazione del proprio complesso, per dotarsi degli spazi richiesti dalla Carta di Qualità.
Esiste un preciso percorso burocratico che la fattoria dovrà percorrere per poter compiere questa attività. Nello specifico, l’ente o azienda dovrà iscriversi all’elenco delle fattorie didattiche della propria regione, fare richiesta e ottenere la qualifica di fattoria didattica, comunicare al Comune l’inizio di tale attività, e ospitare all’interno del complesso un operatore specialista in possesso di regolare qualifica. In ogni caso, il consiglio è quello di richiedere maggiori informazioni sulla procedura da seguire alla provincia o regione di appartenenza in quanto, come già specificato, potrebbero esserci delle differenze sostanziali fra zona e zona.
Aprire una fattoria didattica, per un’azienda, significa ottenere un introito collaterale alle proprie attività davvero importante per aumentare le entrate e dunque la salute finanziaria di una fattoria. Il motivo è dovuto al fatto che l’accesso viene consentito dietro pagamento di un biglietto, e che spesso e volentieri questo afflusso costante di visitatori permette anche di vendere i prodotti in loco e di sfruttare una promozione tale da incentivare anche il soggiorno nell’agriturismo.