I sindacati rivestono un ruolo molto importante nella società e in particolare nel mondo del lavoro, visto che il loro intento principale è quello di tutelare i diritti dei lavoratori, e soprattutto di difendere i propri iscritti nel caso di controversie, provvedimenti disciplinari e licenziamenti.
Talvolta iscriversi ad un sindacato è necessario, specialmente nei casi in cui l’azienda non rispetti adeguatamente i diritti dei lavoratori, nel caso in cui siano in corso trattative per il rinnovo del contratto o vertenze collettive, e in tutte quelle situazioni in cui potrebbe rendersi necessaria un’assistenza e una consulenza specifiche.
Tuttavia, a volte può accadere di essere in contrasto con le decisioni dei rappresentanti sindacali o di avere altre ragioni per cui si renda necessaria la disdetta dell’iscrizione. Prima di prendere questa decisione, è consigliabile riflettere molto bene, e valutare con attenzione sia il ruolo dei sindacati in ambito generale che l’importanza delle rappresentanze sindacali nel proprio ambiente di lavoro.
In Italia, le principali istituzioni sindacali sono costituite da CGIL, CISL e UIL, ognuna delle quali segue un pensiero politico differente, anche se alla base si trova sempre l’intento di tutelare i lavoratori e fare in modo che ne vengano rispettati i diritti fondamentali. Si trovano inoltre sigle sindacali relative a specifiche categorie di lavoratori, specialmente per quanto riguarda il comparto del pubblico impiego. Il ruolo delle organizzazioni sindacali è quello di offrire ai lavoratori una vasta gamma di servizi, informazioni, consulenze, assistenza legale nel caso di controversie, supporto nell’adempimento delle pratiche fiscali e tributarie. Potere contare su un servizio professionale e competente in grado di prendersi carico di ogni incombenza, dalla dichiarazione dei redditi, alla consulenza legale, alla rappresentanza nei casi di vertenze e trattative, è molto importante, e per poterne usufruire l’iscrizione al sindacato è obbligatoria. Infatti, le informazioni possono essere richieste da tutti, ma per avvalersi di una consulenza specifica è necessario effettuare l’iscrizione.
In genere, un lavoratore decide di iscriversi ad un ente sindacale per avere diritto alla consulenza e per essere tutelato. Se nell’azienda in cui presta servizio è presente una rappresentanza sindacale interna, il lavoratore può effettuare direttamente l’iscrizione, altrimenti può recarsi presso uno dei tanti uffici territoriali di un’organizzazione sindacale. Una volta caricati i dati nel sistema gestionale del sindacato, dalla busta paga del lavoratore verrà trattenuta una quota mensile, pari alla quota di iscrizione, che viene rapportata alla retribuzione. Un’altra modalità di adesione ad un ente sindacale riguarda il momento in cui si richiede una consulenza specifica presso un Caf o un ufficio vertenze, in questo caso, prima di procedere a gestire la controversia o a fornire la consulenza desiderata, gli operatori normalmente richiedono all’assistito anche l’iscrizione.
Un lavoratore può decidere di effettuare la disdetta dall’adesione al sindacato per svariati motivi, magari perché la linea politica o sociale dell’ente non lo soddisfa, perché ha deciso di tutelarsi diversamente, o semplicemente per evitare di sostenere il costo. In ogni caso, nella richiesta di disdetta deve essere indicata chiaramente la motivazione. La disdetta dal sindacato viene inviata tramite lettera scritta e firmata, da consegnare all’ufficio del personale della propria azienda o ad un responsabile di riferimento e in copia al sindacato stesso, allegando un documento di identità. Per scrivere il documento è possibile utilizzare questo modulo disdetta sindacato presente su Disdette.net.
La cancellazione dell’iscrizione non avviene però in tempo reale, di solito sono necessari alcuni mesi, durante i quali continua ad essere effettuata la trattenuta mensile. Si consiglia quindi, dopo avere inoltrata la richiesta, di controllare la busta paga per due o tre mesi, ed eventualmente sollecitare la disdetta.
Prima di prendere in considerazione la decisione di disdire l’iscrizione al sindacato, è bene accertarsi di non avere effettivamente necessità di una consulenza o di dover usufruire di altri servizi. Rivolgersi ad un sindacato per un dubbio fiscale, per compilare la dichiarazione dei redditi o per un disaccordo con il datore di lavoro comporta una spesa minima e garantisce un servizio accurato.
Per questo motivo, per un lavoratore dipendente è consigliabile effettuare la disdetta solo nel caso in cui abbia provveduto a trovare una soluzione alternativa. Tuttavia, anche per i non iscritti, esiste sempre la possibilità di contattare l’ufficio territoriale di qualsiasi sindacato e chiedere ogni tipo di informazione.