Gli Stati Uniti offrono molte opportunità di lavoro, soprattutto nel periodo estivo, ma è molto difficile entrare nel paese.
L’ingresso per motivi di lavoro temporaneo è condizionato al possesso di uno specifico visto che consente il soggiorno nel paese esclusivamente per la durata del contratto di lavoro. Ogni anno vengono stabilite dal Governo delle quote di accesso per ciascun settore di attività. In alternativa, gli scambi culturali consentono di ottenere un visto particolare che permette anche di lavorare durante la permanenza.
Con il normale visto turistico Visa Wiever è illegale svolgere qualsiasi attività lavorativa: si rischia l’espulsione e l’iscrizione nelle rubriche di frontiera, che pregiudica ogni futuro ingresso nel paese.
Di seguito forniamo alcune indicazioni utili alla ricerca di un lavoro temporaneo negli Stati Uniti.
Come muoversi per una ricerca efficace? Esistono varie possibilità.
Proporsi direttamente alle aziende, cercando quelle la cui attività è più congruente con il proprio curriculum. Spesso i siti hanno una sezione dedicata alla ricerca di personale, con l’elenco delle posizioni libere e la possibilità di compilare on-line la richiesta di candidatura.
Consultare i siti e i portali specializzati nella ricerca di lavoro. Di solito, all’interno di questi database, è possibile cercare annunci relativi al proprio settore professionale. In alcuni casi l’accesso è gratuito, ma può essere necessario registrarsi inserendo i propri dati e un indirizzo e-mail valido. E’ consigliabile evitare le banche dati a pagamento.
Per un cittadino italiano le possibilità di trovare lavoro con questo sistema sono però piuttosto basse, perché fra i requisiti sono richieste la cittadinanza statunitense o il possesso di un visto di lavoro.
Rivolgersi alle agenzie di lavoro interinale che si occupano della ricerca di personale a tempo determinato. Negli Stati Uniti sono numerose e possono essere specializzate in un determinato settore o cercare solo un certo tipo di candidati, per esempio i laureati. Spesso è possibile iscriversi on-line e, a volte, è richiesto il versamento di una quota di adesione. Anche in questo caso, le agenzie richiedono comunque la cittadinanza americana o un visto di soggiorno per lavoratori temporanei, per cui è altamente improbabile trovare lavoro in questo modo.
Rivolgersi al Dipartimento del Lavoro, che mette a disposizione diversi strumenti on-line per aiutare il candidato nella ricerca. In ciascun Stato USA è presente un Dipartimento del Lavoro (Labour Office) che ha il compito di coordinare e legiferare in materia di occupazione. Anche le Camere di Commercio locali si occupano dei vari aspetti del lavoro sul territorio.
Consultare le offerte di lavoro su quotidiani e periodici on-line, per quanto sia un metodo che offre poche possibilità di successo.
Requisiti generali
Per entrare negli Stati Uniti come lavoratori temporanei è necessario il visto di ingresso.
La procedura per ottenerlo è piuttosto lunga e complessa e si consiglia di procedere con ampio anticipo rispetto alla data di partenza stabilita.
Per potere prendere in considerazione la domanda di visto, infatti, il Funzionario Consolare deve aver ricevuto il modulo di richiesta, denominato Petition for nonimmigrant worker, approvato dall’Ufficio di Cittadinanza e servizi di Immigrazione USA. Questo modulo deve essere presentata dal futuro datore di lavoro o agente presso l’Ufficio Immigrazione negli USA. L’approvazione della richiesta non garantisce il rilascio del visto. Per ottenerlo bisogna, infatti, risultare idonei in base alla Legge di Immigrazione e Nazionalità.
Il modulo per la richiesta di visto deve essere compilato on-line sul sito dell’Ambasciata USA in Italia.
Dopo averlo compilato è necessario richiedere un colloquio con un funzionario consolare della sede diplomatica di riferimento (in base al luogo di residenza).
In sede di colloquio sarà necessario esibire la documentazione richiesta al momento della prenotazione. E’ infine indispensabile essere muniti di passaporto con almeno sei mesi di validità. Le procedure di presentazione delle domande sono differenti nelle varie sedi consolari (Roma, Milano, Firenze e Napoli): sarà necessario far riferimento alle istruzioni specifiche della sede di propria competenza territoriale. La convocazione per il colloquio non rappresenta una garanzia dell’ottenimento del visto.
Il visto necessario per svolgere impieghi temporanei è quello di categoria H, che include i lavoratori agricoli, quelli non agricoli con contratto temporaneo, i tirocinanti in campo non accademico e non medico, e per l’educazione di bambini con handicap oltre ai lavoratori altamente specializzati (tecnologia dell’informazione, biotecnologie).
Anche i visti di tipo L, O e P riguardano i lavoratori temporanei ma all’interno di categorie particolari, ossia i lavoratori altamente specializzati o con incarichi manageriali trasferiti dall’azienda in una succursale statunitense, oppure gli scienziati, atleti e artisti riconosciuti a livello internazionale o partecipanti a un programma di scambio o evento culturale.
Chi partecipa a uno scambio culturale invece può richiedere il visto J (rilasciato nell’ambito di progetti autorizzati dal Programma di Scambio del Dipartimento di Stato americano, che riguardano studenti, tirocinanti, ricercatori e insegnanti) oppure il visto Q (per progetti più ampi di studio e lavoro). Per la concessione di quest’ultimo è necessario che il programma di scambio culturale internazionale sia promosso dall’Ufficio di Cittadinanza e Servizi di Immigrazione del Dipartimento della Sicurezza Nazionale (BCIS). Lo sponsor dei programmi di scambio in Italia è la Commissione per gli Scambi culturali tra Italia e Stati Uniti.
Chi ottiene il visto J deve avere disponibilità finanziarie sufficienti a far fronte a tutte le spese necessarie, oppure l’organizzazione sponsor deve garantire i fondi necessari sotto forma di borsa di studio o di stipendio. I beneficiari del visto Q, invece, saranno retribuiti dal loro sponsor con lo stesso trattamento economico dei lavoratori di pari livello assunti nel loro paese di origine.
Una volta ottenuto il visto è possibile richiedere il permesso di soggiorno e il Social Security Number. Quest’ultimo è un codice personale che consente l’apertura di un conto bancario e certifica il possesso delle garanzie necessarie per trovare un alloggio e accettare contratti di collaborazione con le società americane.
La possibilità di trasferirsi in modo permanente negli Stati Uniti e ottenere gli stessi diritti dei cittadini statunitensi è legata a una vera a propria lotteria. Infatti è necessario vincere la Green Card o visto Diversity. Il candidato, in possesso dei requisiti culturali e professionali richiesti, può partecipare all’estrazione compilando on-line l’apposito modulo, al quale va allegata la foto. Ogni anno vengono estratti casualmente cinquantamila nomi fra quelli giudicati idonei, che potranno abitare e lavorare negli Stati Uniti con gli eventuali familiari a carico.
Come candidarsi
Generalmente ci si candida inviando il proprio CV con la lettera di presentazione, sia che si risponda a una offerta di lavoro specifica, sia in caso di candidatura spontanea. La lettera permette al selezionatore di avere una prima impressione del candidato. A meno che non sia indicato diversamente, sia la lettera sia il CV devono essere in lingua inglese e scritti al computer, con un chiaro riferimento all’eventuale offerta per la quale ci si sta candidando.
In alcuni settori lavorativi, come la grande distribuzione, i parchi divertimento, le aziende multinazionali e i franchising, le candidature per un posto di lavoro si presentano, solitamente, attraverso la compilazione di application form. Si tratta di moduli compilabili on-line, che consentono al candidato di inserire i dati anagrafici, le esperienze lavorative e gli interessi personali, allegando eventualmente il CV.
Negli Stati Uniti non esiste un formato standard di curriculum vitae, ma è possibile reperire su internet molti modelli da cui prendere ispirazione.
Alcune aziende possono richiedere al candidato l’esame tossicologico prima di formalizzare l’assunzione.
Lavoro nel settore turistico
Per quanto riguarda il lavoro nel settore turistico, i centri di vacanza estivi e i parchi divertimento e a tema sono tra le maggiori fonti di lavoro.
CENTRI DI VACANZA E DI SOGGIORNO
Una possibilità lavorativa è quella data dai Camp America, campeggi e villaggi vacanza per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni, aperti solo nel periodo estivo, a volte a tema o gestiti da organizzazioni specifiche, come gli Scout o gruppi religiosi. Diverse organizzazioni statunitensi, riconosciute a livello governativo e aderenti all’International Camping Association, reclutano il personale fra giovani di tutto il mondo, per ricoprire i ruoli di animatore, più o meno specializzato, bagnino, addetto alle cucine o alle pulizie, manutentore. L’orario di lavoro è lungo, lo stipendio varia in base alle mansioni, all’età e all’inquadramento contrattuale. Vitto e alloggio, all’interno della struttura, sono gratuiti, mentre il rimborso delle spese di viaggio può essere parziale o totale. I candidati devono avere almeno 18 anni. Per i lavori più pesanti è richiesta una buona forma fisica, mentre gli animatori devono avere esperienza nel ruolo e conoscere la lingua inglese.
Per candidarsi è necessario contattare gli enti organizzatori, compilare gli appositi moduli di richiesta e inviarli entro i termini fissati.
ARCHI DI DIVERTIMENTO E PARCHI A TEMA
I parchi di divertimento offrono possibilità di lavoro nei servizi di accoglienza al pubblico, biglietteria, ristorazione e nelle strutture ricettive.
Il sistema migliore per trovare un impiego nel settore è l’autocandidatura, rispondendo alle offerte di lavoro sui siti dei parchi.
In alternativa, gli studenti universitari possono appoggiarsi a uno dei programmi di studio e lavoro all’estero, che prevedono l’assunzione temporanea anche in queste strutture.
I parchi divertimento sono concentrati soprattutto in Florida, dove hanno sede Disneyworld, due parchi della Universal (Universal Studios e Islands of Adventure), il parco marino SeaWorld, il Discovery Code, il Kennedy Space Center, il Coccodrillo Park e altri. Anche la California ospita numerose attrazioni di questo tipo.
In particolare il parco Walt Disney World (a Orlando, Florida) ha istituito il progetto Walt Disney World International Program (Cultural Representative Program), che prevede l’assunzione di personale straniero in rappresentanza di vari paesi del mondo. Nell’ambito di tale programma le numerose strutture commerciali del parco possono assumere lavoratori stagionali provenienti dall’estero come addetti ai servizi di ristorazione, commessi, addetti alle strutture ricettive, all’accoglienza e alla sicurezza e animatori. La maggiore richiesta di lavoratori temporanei si ha in primavera-estate e durante le festività, quando il flusso di visitatori è maggiore.
I contratti durano, di solito, dodici mesi, non sono rinnovabili e prevedono cinque giorni di lavoro settimanali per un totale di trenta-quaranta ore. Viaggio, vitto e alloggio (in condivisione con colleghi di varie nazionalità) sono a carico del lavoratore.
La selezione dei candidati avviene tutti gli anni, in primavera e in autunno, attraverso le agenzie di reclutamento della Disney. I requisiti fondamentali sono l’età, compresa fra 18 e 30 anni, e la conoscenza fluente della lingua inglese, oltre a eventuali competenze specifiche per i vari compiti.
Per l’Italia il referente è una società francese, la International Services, alla quale va inviato il curriculum insieme a una lettera di presentazione, in inglese. L’eventuale colloquio di assunzione avviene presso la sede, in Francia (le spese di viaggio sono a carico del candidato e non vengono rimborsate).
Lavoro nei programmi Work and Travel USA, Training e Internship
Si tratta di programmi di scambio culturale, di breve durata, rivolti a giovani lavoratori e studenti universitari. Consentono di immergersi nella cultura del posto, migliorare la conoscenza della lingua e fare una nuova esperienza lavorativa.
I programmi Work & Travel hanno una durata compresa fra le otto settimane e i quattro mesi, fra giugno e la metà di ottobre. Di solito offrono impieghi nel settore del turismo (alberghi, ristorazione, parchi) o amministrativo. L’orario di lavoro previsto è di circa trenta ore a settimana e l’attività è sempre retribuita. I candidati devono essere studenti universitari con un’età compresa fra 18 e 28 anni e una conoscenza almeno intermedia dell’inglese. Per iscriversi al programma occorre pagare una quota di iscrizione, che include l’assicurazione medica e un servizio di orientamento e assistenza nella ricerca della casa.
La conoscenza della lingua e il curriculum del candidato vengono valutati dall’organizzazione sponsor che, in caso di esito positivo, si occuperà anche di svolgere le pratiche relative all’ottenimento del visto necessario per gli scambi culturali.
Gli Internship si rivolgono a laureandi o neolaureati e durano un anno. I Training sono tirocini professionali di diciotto mesi per giovani lavoratori, con esperienza pluriennale nel settore di interesse, che desiderano specializzarsi ulteriormente. Il contenuto del tirocinio viene concordato con l’azienda all’inizio del rapporto e può essere retribuito oppure non esserlo. Anche per la partecipazione a questi programmi è richiesto il pagamento di una quota di adesione. Il contratto di lavoro viene firmato in Italia e, una volta giunti sul posto, non è possibile cambiare azienda o istituzione. Gli enti organizzatori forniscono ai candidati l’assistenza necessaria per la ricerca di lavoro e alloggio, ma il candidato deve mettersi in contatto personalmente con le aziende.