Arriva per tutti, prima o poi, il momento in cui si vuole cambiare lavoro, talvolta si tratta di una situazione temporanea, magari legata ad un periodo particolarmente impegnativo e difficile, altre volte può trattarsi di una vera e propria necessità, o semplicemente del desiderio di migliorare la propria situazione economica o professionale. Qualunque sia il motivo, è importante considerare che cambiare lavoro può essere sempre possibile, ma non deve assolutamente trattarsi di una decisione avventata o dovuta a un proprio disagio interiore, in questi casi, il cambiamento rischia di diventare addirittura controproducente. Quando si percepisce questo desiderio, è necessario fermarsi un momento a riflettere e fare ordine nei propri pensieri, per poi procedere con la strategia migliore.
Prima di tutto, è opportuno comprendere se il desiderio di cambiare lavoro sia effettivo, o se il disagio provato sia semplicemente dovuto ad un’insoddisfazione personale, a un problema da risolvere esterno al contesto del lavoro, ad un difetto di comunicazione con colleghi e superiori. Molto spesso, il problema non è il lavoro, ma il proprio modo di affrontarlo, in questo caso, un cambiamento non recherebbe un vantaggio, e addirittura finirebbe per complicare la situazione. Per questo è importante comprendere se il desiderio di cambiare lavoro non nasconda in realtà una situazione parallela da risolvere, solo allora si potrà scegliere la via del cambiamento.
Il primo passo per la ricerca di un lavoro è redigere un preciso bilancio delle competenze, per scegliere con sicurezza il settore verso il quale proporsi, è necessario ripercorrere il proprio passato e creare un elenco dettagliato di tutte le proprie conoscenze tecniche e professionali, acquisite durante gli anni di esperienza. Questo esercizio è importantissimo per valutare preventivamente verso quali aziende orientarsi, tuttavia, prima di procedere, occorre effettuare una piccola ricerca e scoprire quali siano le competenze più richieste, e quindi meglio spendibili sul mercato. Le tendenze del mercato del lavoro, ovviamente, influenzano anche le selezioni di personale, e come può accadere che una determinata figura vada scomparendo, o diventi comunque facilmente sostituibile, al contrario può verificarsi una ricerca sfrenata per un altro tipo di competenza, anche se non estremamente specialistica. Per tale ragione, è importante effettuare un’autovalutazione precisa e corretta, per proporsi al momento giusto nel luogo giusto.
Ai diversi periodi corrispondono figure professionali importanti, addirittura indispensabili e spesso, per divenire tale, è sufficiente approfondire una competenza già acquisita, magari addirittura una passione personale. Perfezionare una lingua straniera o la padronanza di uno strumento informatico sono ottime opportunità per acquistare valore sul mercato del lavoro e ottenere proposte interessanti, per questo è determinate studiare il mercato del lavoro e capire quali siano le proprie conoscenze da valorizzare in base al periodo.
Dopo avere stabilita, e comprovata, la necessità di un effettivo cambiamento di lavoro, arriva il momento di elaborare il proprio curriculum, che deve essere perfetto, mettendo nella giusta luce le competenze più determinanti, incuriosendo l’interlocutore e lasciandogli intendere di avere di fronte la persona adatta. Il curriculum deve essere ordinato e preciso, ma non copiato da un modello preconfezionato, e accompagnato da una lettera di presentazione creativa e personale, ma non banale. La fase più importante resta comunque quella di diffonderlo il più possibile, è necessario tenere conto che per la ricerca dei propri dipendenti un’azienda ricorre solo in minima parte alle selezioni, mentre spesso le assunzioni avvengono ancora con il metodo del passaparola, o tramite le autocandidature. Uno strumento estremamente potente è rappresentato dai social network, non solo Linkedin ma anche le pagine professionali di Facebook, rappresentano un efficace canale di comunicazione, ideale per distinguersi e per farsi conoscere.
I colloqui, anche se non vanno a buon fine, costituiscono un eccellente esercizio di comunicazione, e sono utili per mettersi alla prova nell’arte di parlare in pubblico. Chi non è abituato, per non apparire sprovveduto, può fare una prova con un amico, meglio se si tratti di un professionista o un dirigente o, in alternativa, rivolgersi ad un consulente. Ovviamente, saranno sempre molti i colloqui con esito negativo, o che non produrranno risultato, invece di dispiacersene troppo, è molto importante cercare di capire la ragione per cui la propria candidatura non è stata presa in considerazione e non ha ricevuto una valutazione positiva, e correggere gli eventuali punti deboli.
Un nuovo lavoro non si ottiene in pochi giorni, e nella maggioranza dei casi neppure in pochi mesi. La pazienza è una delle doti più importanti in qualsiasi situazione, ed è parte integrante di qualsiasi strategia, sapere attendere, non lasciarsi prendere dalla delusione per le esperienze negative o dall’irritazione perché i giorni passano e non accade nulla, è già una base di partenza ideale per raggiungere l’obiettivo desiderato.