Affrontare un colloquio di lavoro non è per niente facile, il tempo a disposizione è poco, ma deve essere sufficiente a trasmettere un’immagine positiva e professionale, a dimostrare affidabilità e capacità di interazione, a distinguersi per la personalità, il carattere e la determinazione, e a convincere l’interlocutore di possedere quei punti di forza che gli altri molto probabilmente non hanno. Insomma, un traguardo quasi impossibile da raggiungere, considerando che gli addetti alle selezioni vedono decine di persone al giorno, e riuscire a catturare la loro attenzione non è per niente facile.
Tuttavia, considerando proprio che un’azienda riceve un enorme quantità di candidature, il solo fatto di essere stati invitati ad un colloquio non è da sottovalutare, significa che, quasi certamente, un minimo di interesse, o se non altro almeno curiosità, nei propri confronti, esiste. Il gioco ora consiste nel fare in modo che questa curiosità e questo interesse non decadano, trasformandosi magari in una proposta di lavoro. Ovviamente non c’è una formula precisa per presentarsi ad un colloquio, visto che in l’approccio è dettato dal proprio modo di essere e di rapportarsi con gli atri, è bene però rispettare alcune semplici regole di comportamento, che possono contribuire a valorizzare la propria immagine.
Esprimersi Correttamente Anche al Telefono
Se l’appuntamento viene fissato tramite una telefonata, può essere già un’occasione per mostrarsi professionali, rispondere chiaramente, evitare di mostrarsi sorpresi, certo, chi cerca lavoro invia molte candidature contemporaneamente, e potrebbe non ricordarle tutte a memoria, ma non deve lasciare trasparire alcuna incertezza, e, se non è il momento adatto per parlare, farsi lasciare un recapito e richiamare entro qualche minuto, evitando di continuare la conversazione in metropolitana, in auto e in ambienti disturbati. Se l’invito a presentarsi al colloquio avviene tramite mail, è necessario rispondere al più presto possibile, curare la forma, non fare errori e non tralasciare le informazioni utili e le richieste di chiarimento.
Essere Puntali e Spontanei
Essere puntuali significa arrivare cinque minuti prima dell’ora stabilita, non esageratamente in anticipo e non all’ultimo istante. Se vi sono effettive ragioni a causare un ritardo, come ritardi dei mezzi pubblici o guasti meccanici, è indispensabile avvisare, evitando però di ostentare una scarsa sicurezza con un eccesso di scuse e di giustificazioni. Essere spontanei è già una carta vincente, considerando che gran parte dei candidati tendono a fingere e a dimostrare ciò che in realtà non sono. Un colloquio di lavoro è simile ad un appuntamento romantico, per avere successo è necessario dimostrarsi diversi dagli altri.
Sguardo e Stretta di Mano
Guardare negli occhi l’interlocutore con naturalezza, salutare con un sorriso e stringere la mano con forza moderata è un ottimo metodo per dare una prima impressione favorevole. L’abbigliamento e lo stile sono importanti, ma spesso il primo approccio è quello che conta, e il linguaggio del corpo è un eccellente biglietto da visita. La scelta di stile dipende molto dal contesto, presentarsi presso l’ufficio di una società finanziaria richiede una presenza diversa da quella che può essere indicata in una casa di moda o in uno studio di design. In ogni caso, uno stile casual chic o informale elegante è adatto a qualsiasi ambiente, ad esclusione delle situazioni di prestigio elevato, in cui è richiesta un’attenzione estrema del proprio aspetto, ma generalmente in questi casi l’azienda provvede a informare in anticipo.
Conoscere l’Interlocutore
Prima del colloquio, è necessario avere un’idea il più chiara possibile del proprio interlocutore, fare una ricerca in rete e studiare il sito dell’azienda presso la quale si è stati convocati è un ottimo punto di partenza per raggiungere una migliore sintonia durante il colloquio, e per orientarsi meglio sullo stile di comportamento e di comunicazione da adottare. Molto spesso gli esaminatori propongono domande standard riguardanti, ad esempio, le motivazioni e le esperienze precedenti, per le quali è meglio avere subito una risposta pronta, ma con una conoscenza di base del tipo di azienda in cui ci si trova, è meno probabile restare sorpresi per le eventuali domande anomale.
Cambiare Lavoro
Se l’intento è quello di cambiare il proprio posto di lavoro attuale, si può presentare come motivo il desiderio di ampliare le esperienze e le competenze o di migliorare professionalmente, ma è utile evitare di lamentarsi troppo e criticare gli attuali datori di lavoro e colleghi. Manifestare la propria delusione nei riguardi di una situazione di lavoro poco motivante è ovviamente possibile, ma con moderazione, e in maniera positiva, in modo che appaia come un’occasione di confrontarsi con altre realtà e di migliorare sia a livello professionale che personale. Occorre tenere presente che talvolta i colloqui si svolgono con due o più persone diverse, in questo caso, è necessario fare attenzione a non contraddirsi, e mantenere la massima coerenza con quanto indicato nel curriculum.
Non Vantare Competenze Inesistenti
Cercare di proporsi nel migliore dei modi è indispensabile, avere paura di dimostrare le proprie capacità è un errore, ma dichiarare competenze e conoscenze non effettivamente acquisite, o troppo superficiali per essere utili in un contesto professionale, oltre che inutile può essere dannoso. Risulta essere necessario essere sinceri e corretti, per evitare poi la spiacevole conseguenza di doversi smentire, non dichiarare competenze non dimostrabili, o comunque precisare quando il livello di conoscenza non è professionale.
Chiedere
Sottovalutarsi e mostrarsi incerti e insicuri è un errore, ma è bene ricordare che anche l’eccesso di autostima lo è. La soluzione ideale è quella di essere trasparenti, e dimostrare sia i propri limiti che il desiderio di approfondire le conoscenze e la professionalità. Risulta essere importante non esitare a chiedere informazioni e chiarimenti riguardo al ruolo per il quale ci si propone, ma anche mostrare una certa curiosità nei riguardi dell’azienda. Chi possiede un’immagine online, quale può essere un profilo social o un blog, dovrebbe renderla il più possibile professionale, verificando che i contenuti e la rete di conoscenze siano in linea con il ruolo e il contesto per il quale ci si propone.
Conclusioni
Dovrebbe essere implicito, ma non sempre lo è, nel corso di un colloquio di lavoro, compresi i tempi di attesa, smartphone, cellulari e altri dispositivi portatili devono essere rigorosamente spenti o silenziosi, a parte la necessità di mostrare documenti o altro sul tablet. Risulta essere necessario evitare assolutamente di rispondere a messaggi e telefonate, così come di trascorrere in chat gli eventuali minuti di attesa.