In questa guida spieghiamo come diventare un archivista.
Profilo professionale
L’archivista è colui che ordina, inventaria, conserva e valorizza i documenti di un archivio pubblico o privato.
Più nel dettaglio, la sua professione comprende le seguenti attività
-individuare la natura, provenienza, autenticità e rilevanza di un documento singolo o di una raccolta di documenti
-inserire il documento nell’archivio secondo la procedura corretta, in modo che sia possibile ritrovarlo quando necessario
-mantenere l’ordinamento dell’archivio nel suo complesso e curarne la conservazione, preservando i documenti dai danni eventuali dovuti al tempo e ai fattori ambientali
-progettare e dirigere gli interventi di riordinamento, conservazione e restauro
-creare banche dati per la consultazione e fare delle copie di sicurezza dei documenti più fragili e deteriorati
-selezionare i documenti, valutarne l’importanza ed eventualmente eliminarne alcuni
-nel caso di archivi storici, valorizzarne il contenuto, ossia promuovere la divulgazione del materiale pubblicando o esponendo al pubblico i documenti di maggiore interesse, effettuando attività didattica.
Ci sono tipi diversi di archivio: da quelli che raccolgono documenti antichi o di importanza storica, agli archivi amministrativi delle aziende, a quelli editoriali delle case editrici. Ciascuno di essi richiede delle professionalità specifiche, in quanto le competenze richieste variano molto.
Un archivista di tipo storico deve avere conoscenze di paleografia, numismatica, araldica e diplomatica. Parte del suo tempo è dedicato all’analisi del documento, alla sua decifrazione e alla collocazione storica, nonché a eventuali interventi di restauro.
L’addetto all’archiviazione delle pratiche di un’azienda svolge un lavoro di tipo molto diverso, in quanto si occupa di protocollare e archiviare dei documenti appena prodotti, se necessario procedendo alla loro digitalizzazione, e provvede a recuperarli, se un utente chiede di consultarli.
Oltre all’indispensabile formazione scolastica e a una buona conoscenza dei sistemi informatici, l’archivista deve essere paziente, scrupoloso e ordinato, possedere una mentalità analitica e attitudine alla catalogazione.
Formazione
Uno dei requisiti necessari per intraprendere la professione di archivista è la conoscenza del latino. Per questo motivo è opportuno che la formazione avvenga già a livello di scuola secondaria di secondo grado.
La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi al Liceo Classico. Per maggiori informazioni e per verificare l’offerta formativa, si consiglia di contattare i singoli Istituti Scolastici.
Dopo avere conseguito il diploma è necessario proseguire con studi di livello universitario, optando per una delle seguenti classi di laurea
-L1 – Beni culturali
-L10 – Lettere
-L42 – Storia.
L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà. È consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Per quanto riguarda le lauree specialistiche, presso alcuni atenei viene attivato il corso biennale in Archivistica e biblioteconomia (classe LM-5), che fornisce una formazione specifica sia per la professione di archivista sia per quella di bibliotecario. In alternativa, anche i corsi di laurea in Filologia, letterature e storia dell’antichità (LM-15), Filologia moderna (LM-14), Conservazione e restauro dei beni culturali (LM-11), Scienze storiche (LM-84) e Storia dell’arte (LM-89) forniscono una preparazione utile alla professione futura.
In particolare, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” è attiva la SSAB – Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, che organizza un corso di laurea triennale in Scienze archivistiche e librarie e uno di laurea magistrale in Archivistica e biblioteconomia.
Una valida alternativa all’università è rappresentata dalla Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica, istituita presso tutti gli Archivi di Stato italiani. La scuola organizza un corso biennale gratuito, al termine del quale si consegue il Diploma di Archivista. Per essere ammessi è necessario essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e superare una prova selettiva, che consiste in una traduzione dal latino medievale. Non ci sono vincoli di età. Secondo la normativa vigente tale diploma costituisce il requisito indispensabile per assumere la direzione delle sezioni separate degli archivi di Regioni, Province e Comuni capoluoghi di provincia ed è un titolo professionale preferenziale per eventuali incarichi di riordinamento di tali archivi o di altri di notevole interesse storico.
Accesso alla professione
L’archivista può lavorare presso enti pubblici o archivi privati.
Una delle possibilità di accesso alla professione nella Pubblica Amministrazione è quella concorsuale. I concorsi per archivista sono piuttosto rari e, solitamente, i candidati sono molti per pochi posti; quindi, è piuttosto difficile trovare lavoro in questo modo.
In alternativa, è possibile lavorare per le cooperative di archivisti e bibliotecari. Queste, infatti, forniscono a enti pubblici e strutture private quei servizi che l’azienda preferisce esternalizzare, dandoli in appalto a terzi.