L’agrotecnico si occupa della gestione e amministrazione delle cooperative e aziende agrarie e zootecniche.
Oltre a occuparsi della contabilità e degli aspetti tributari, la normativa vigente prevede che svolga anche attività di consulenza del lavoro, assunzione e amministrazione del personale.
Assiste l’azienda nella stipula di contratti agrari, progetta e dirige le opere di miglioramento fondiario e fornisce assistenza tecnica specializzata ai suoi clienti, anche nelle controversie con il fisco o gli enti pubblici.
La legge prevede che si occupi dei controlli nei settori lattiero-caseario, enologico e oleario, formuli piani per lo smaltimento delle acque reflue e delle deiezioni zootecniche e fornisca assistenza tecnica per gli interventi fitosanitari.
Tra i suoi compiti rientrano la predisposizione del piano di sicurezza sul lavoro e il rilascio di certificati di prevenzione incendi.
Secondo la normativa, l’agrotecnico si occupa inoltre della progettazione, direzione e manutenzione di parchi e giardini situati in aree urbane.
Per svolgere questa professione è necessario essere interessati alle scienze naturali, oltre a possedere capacità decisionali e organizzative.
Formazione
Per intraprendere la professione di agrotecnico è necessario seguire un percorso di studi preciso, che inizia con la scelta della scuola secondaria di secondo grado.
Risulta essere possibile iscriversi a un Istituto Professionale – Settore Servizi – Indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (diploma di Tecnico per l’agricoltura e lo sviluppo rurale).
In alternativa è possibile scegliere l’Istituto Tecnico – Settore Tecnologico – Indirizzo Agraria e Agroindustria (diploma di perito in agraria, agroalimentare e agroindustria).
In entrambi i casi il percorso scolastico – di durata quinquennale – termina con l’esame di Stato.
Per quanto riguarda la formazione universitaria, l’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà.
Si segnalano tra le classi di laurea di primo livello
L2 – Biotecnologie
L7 – Ingegneria civile e ambientale
L18 – Scienze dell’economia e della gestione aziendale
L21 – Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale
L25 – Scienze e tecnologie agrarie e forestali
L26 – Scienze e tecnologie agro-alimentari
L32 – Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura
L38 – Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali.
Accesso alla professione
La normativa in vigore prescrive che l’accesso alla professione sia subordinato al superamento dell’esame di stato abilitante e all’iscrizione all’Albo professionale degli Agrotecnici.
I requisiti per accedere all’esame variano in relazione al curriculum di studi del candidato.
I diplomati in istituti secondari di secondo grado a indirizzo agrario o ambientale, sia professionali sia tecnici, devono svolgere diciotto mesi di tirocinio professionale certificato ovvero dimostrare un percorso formativo o professionalizzante equivalente. In alternativa possono avvalersi della frequenza di un corso IFTS – Istruzione e Formazione Tecnica Superiore o di un corso ITS – Istruzione Tecnica Superiore.
I candidati in possesso di diploma di laurea o di diploma di laurea magistrale devono aver svolto un semestre di tirocinio professionale certificato ovvero dimostrare un percorso formativo o professionalizzante equivalente. Sono esentati i laureati provenienti dalle Università che hanno stipulato una convenzione con il Collegio Nazionale degli Agrotecnici, convenzione che consente di svolgere il semestre di tirocinio direttamente nel corso di studi universitario, prima del conseguimento della laurea.
Gli esami di Stato hanno luogo una volta l’anno e sono indetti con ordinanza ministeriale pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Consistono in due prove scritte e una orale. Per ottenere l’abilitazione e iscriversi all’Albo dell’Ordine degli agrotecnici è necessario essere ammessi all’orale e ottenere almeno la sufficienza (36/60).
Agli iscritti all’Albo in possesso di diploma di laurea spetta il titolo professionale di agrotecnico laureato.
L’agrotecnico può trovare lavoro come dipendente di enti e amministrazioni pubbliche o come libero professionista, che fornisce assistenza e consulenza alle piccole e medie imprese agricole e zootecniche.