In questa guida spieghiamo come diventare orologiaio.
Ci sono dei mestieri che, solamente nel nome, portano un sapore antico di altri tempi. Si tratta di una sensazione rassicurante, quasi una sorta di certezza e solidità nel sapere che alcune cose, nonostante il passare del tempo o l’avanzare delle tecnologie, tendono a non cambiare e a rimanere sempre uguali, generazione dopo generazione. Uno di questi è, senza alcun dubbio, la professione dell’orologiaio. Risulta essere vero che, nel corso del tempo, alcune tecniche per aggiustare e rimettere in funzione gli orologi sono cambiate, considerato il fatto che la struttura dei meccanismi si è fatta più complessa. Nonostante questo, però, diventare orologiaio significa lavorare con e sul tempo in modo pratico e poetico, maneggiando un presente che non ha certo dimenticato il passato da cui ha origine.
Detto questo, ogni mestiere, oltre al lato più emotivo, è dotato anche di un aspetto pratico che porta a porsi delle domande su come costruire una determinata professionalità e, soprattutto, sul valore economico. Iniziamo con il dire, considerando gli sbocchi e le possibilità offerte da un mestiere artigianale come quello dell’orologiaio, che questo lavoro non prevede esclusivamente la vendita e la manutenzione di questi preziosi oggetti. C’è, infatti, un aspetto ancora più interessante che non sempre è considerato e che aiuterebbe a incrementare il giro di affari iniziale. Si tratta, in modo particolare, della ricerca, restauro e rivendita di orologi d’epoca. Ovviamente, per offrire un servizio di alta qualità e non incorrere anche in facili truffe, è necessario affrontare questo mestiere con una preparazione per quanto riguarda alcune materie specifiche come storia dell’arte e, soprattutto, antiquariato. Forti di questo bagaglio, potrete avere la sensazione eccitante di una ricerca, oltre alle frequentazioni di fiere specializzate e mercatini, dove non è insolito rintracciare dei tesori insperati.
A questo punto, però, è veramente arrivato il momento di mettere da parte qualsiasi atmosfera poetica e concentrarsi, invece, sulla parte tecnica. Questa prevede una preparazione specifica che un orologiaio accreditato svolge prevalentemente nelle aziende più conosciute. In questo modo si otterrà una preparazione completa in cui è previsto disegno tecnico, scienze dei materiali, attrezzature, costruzione e funzione degli orologi meccanici, elettrici e al quarzo. Per continuare, poi, con smontaggio, montaggio e ricerca dei pezzi di ricambio. Ma non è tutto. Oltre alle conoscenze strettamente tecniche, un buon orologiaio deve mostrare anche un’attitudine caratteriale precisa. Stiamo parlando di una predisposizione alla pazienza, allo studio e all’osservazione. In sostanza, si richiede di lavorare su degli spazi e degli ingranaggi molto piccoli che potrebbero mettere a dura prova la pazienza di chiunque. Per questo motivo, per quanto strano possa sembrare, il mestiere di orologiaio non è adatto a tutti e, di regola, sarebbe sicuramente meglio se si nutrisse una personale e naturale passione nei confronti dell’oggetto.
Per quanto riguarda, poi, gli sbocchi professionali, sono prevalentemente di due tipi. Il primo prevede la possibilità di sfruttare una consuetudine antica e di andare in un negozio da un orologiaio, come accadeva in passato. Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, infatti, alcune cose sembrano non dovere cambiare mai. Accanto a un professionista dalla comprovata esperienza, infatti, è possibile sperimentare le proprie capacità e mettersi alla prova senza causare troppi danni. Oltre, ovviamente a carpire alcuni segreti professionali che, inevitabilmente, rappresentano la vera ricchezza di un mestiere artigianale. Questi sono come delle gemme preziose, visto che non si trovano in nessun testo riconosciuto e non sono oggetto di lezioni didattiche in nessun tipo di corso.
La seconda possibilità, poi, è rappresentata dall’essere assunto da una delle maggiori case produttive del settore. In effetti, oltre all’aspetto innovativo, qualsiasi ditta conosciuta sul mercato internazionale si avvale della conoscenza e della preparazione di professionisti dalle mani delicate e dall’occhio preciso, capace di fare girare le lancette grazie a degli ingranaggi sempre più sofisticati. In questo caso si avrà la possibilità di costruire una professionalità incredibilmente quotata, lavorando, magari, sugli orologi più ambiti dal mercato internazionale. Per finire, poi, consideriamo una terza possibilità. Riguarda, in modo particolare, la possibilità di mettersi in proprio. In questo caso, oltre alla preparazione tecnica, considerate che devono essere affrontate anche alcune spese iniziali, oltre a dei piccoli passi burocratici come l’apertura di una partita IVA e la necessità di farsi seguire da un commercialista. Per quanto riguarda la spesa d’impresa, questa comprende, come risulta essere facilmente deducibile, l’affitto del negozio, da scegliere preferibilmente in una zona popolare o centrale, e l’acquisto dei macchinari necessari per iniziare a svolgere al meglio il proprio lavoro. Un ultimo appunto sulla tipologia del negozio, questo non deve necessariamente avere una metratura ampia. Anzi, non serve certo uno spazio troppo grande, se non quello necessario per dividere lo spazio tra laboratorio e zona dedicata alla vendita.