In questa guida spieghiamo come diventare falegname
In tempo di crisi, quando il lavoro a tempo indeterminato sembra essere diventato in via di estinzione o un obiettivo da sognare senza alcuna possibilità concreta di farlo diventare realtà, esiste una sola soluzione, inventarsi un lavoro. Si tratta di un’operazione sicuramente più facile a dirsi che a farsi, ma è un dato di fatto che, in un momento di difficoltà è necessario affidarsi a fantasia e spirito d’iniziativa per creare situazioni alternative. Questo, però, non significa dovere per forza attivarsi per costruire figure professionali del tutto nuove e, magari, legate all’ecommerce o a altri lavori che in rete hanno trovato terreno fertile. Anzi, in alcuni casi potrebbe essere una soluzione più che valida fare un salto indietro e ritornare al passato abbracciando un mestiere artigianale e, probabilmente, non esiste attività più artigianale e legata alla manualità della falegnameria.
Per questo motivo, dunque, nel caso abbiate delle doti creative e vi piaccia confrontarvi con alcuni lavori di fai da te, questa guida potrebbe esservi utile, visto che andremo a definire tutti i passi necessari per attivare la propria attività di falegnameria. Ovviamente, nonostante riporti alla memoria un passato contadino e continuando a essere ammantato da un’atmosfera antica, il mestiere di falegname è molto cambiato dal passato, soprattutto per quanto riguarda le strumentazioni utilizzate. Il reperimento della materia prima rimane sempre invariato ma bisogna cancellare dalla propria memoria l’immagine antica di una bottega ricoperta di trucioli. I moderni falegnami, infatti, possono ancora divertirsi a costruire i loro prodotti ma, per quanto riguarda le attività quotidiane, sono sempre più vicini all’ambiente artistico. Risulta essere così che oggi giorno essere un falegname significa avere nelle proprie mani tutte le possibilità tecniche per trasformare le proprie immagini creative in un oggetto in legno e venature. Creazioni che, grazie al tocco personale, alla maestria del disegno originale e alla scelta del legname, possono diventare degli oggetti di design particolarmente ambiti da chi detesta l’arredamento in serie o desidera arricchire un ambiente della casa con un pezzo unico ed eccezionale.
Tutto questo dovrebbe fare saltare agli occhi che, oggi come oggi, non è assolutamente possibile improvvisarsi come falegname. Vediamo come diventare, a questo punto, un professionista del legno e un artista riconosciuto per creatività e intaglio. La prima soluzione messa a disposizione di chi subisce il fascino della materia e della sua manipolazione consiste nel prendere parte a uno dei tanti corsi professionali organizzati dalle Regioni e da privati. Si tratta di percorsi formativi di 50 ore in cui saranno approfondite alcune conoscenze come le caratteristiche del legname cui corrispondono anche diverse tecniche di trattamento. In particolare, studiare approfonditamente la materia su cui si va a lavorare è uno degli step più importanti da compiere per diventare un buon falegname. Bisogna tenere conto, infatti, che ogni tipologia di legno ha delle caratteristiche particolari che determinano tecniche di lavorazione specifiche e diverse applicazioni. Alcuni di questi, infatti, si possono caratterizzare per morbidezza, colore e, addirittura, profumo. Tutti questi elementi insieme possono rendere un particolare mobile un oggetto unico nel suo genere, oltre a una vera e propria opera d’arte artigianale.
Stabilita, dunque, l’importanza di apprendere degli elementi tecnici di teoria, bisogna anche precisare che altrettanto importante è la pratica. Ovviamente in ogni corso professionale sono previste delle ore di teoria e altre di laboratorio ma nulla può offrire una visione realistica di questo mestiere come la frequentazione di una vera bottega. Questo dimostra che, per alcuni mestieri, pur passando il tempo e venendo impiegati dei macchinari moderni, il passato rimane l’elemento più importante. Risulta essere evidente, infatti, che per apprendere i segreti della falegnameria e sperare di diventare a propria volta un maestro del legno, è fondamentale frequentare una bottega e imparare da un maestro.
Grazie a questa consuetudine, infatti, è possibile apprendere le tempistiche del lavoro, dovendo sottostare obbligatoriamente a delle scadenze e a delle pressioni per lavoro accumulato. Inoltre, solo grazie a lunghe giornate passate spalla a spalla con un falegname di esperienza sono svelati i segreti di una professione che si basa sull’esperienza quotidiana e sulle varie casistiche di problemi affrontati. In questo caso, dunque, vale la pena iniziare con umiltà, magari occupandosi di lavori meno impegnativi dal punto di vista artistico, cercando, però, di rubare con occhi e orecchie movimenti e soluzioni scelte dai più esperti.
Una volta, poi, sondate le varie peculiarità di questo mestiere e dopo essersi messi alla prova con delle consegne più complesse, potrebbe essere arrivato il momento di mettersi in proprio. A questo punto, come per altre attività, bisognerà cercare un locale adatto a ospitare i macchinari necessari per svolgere ogni tipo di lavoro richiesto. Ovviamente si consiglia di scegliere i locali in una zona densamente popolata, anche se l’aspetto vincente, in questo caso è il rapporto di fiducia e soddisfazione che si deve creare con la propria clientela. Grazie a questa, infatti, è possibile ampliare il proprio giro di affari e diventare un maestro del legno.