In qualsiasi azienda, società o ente, è presente una quantità indefinita di dati, che devono sempre essere aggiornati, accessibili a una molteplicità di persone e sui quali poter fare delle analisi per trarre informazioni significative per le attività da svolgere. In queste strutture è indispensabile una figura professionale che svolga queste mansioni e che si occupi di creare e gestire dei veri database, ovvero basi di dati, utilizzati per rappresentare le informazioni di interesse per un sistema informativo. E’ nata così l’idea di sviluppare dei software, detti sistemi per la gestione di basi di dati (DBMS – Data Base Management System), per gestire database complessi, condivisi da più applicazioni.
In quest’ambito si sono delineate due figure professionali specifiche: il database administrator e il datawarehouse developer.
Database administrator
Il database administrator si occupa di installare, configurare e gestire i sistemi di archiviazione dei dati e i sistemi Client/Server in rete. Definisce gli accessi al database e ne controlla la sicurezza, per preservare l’integrità dei dati contenuti nell’archivio. Cura la manutenzione del server e collabora alla definizione delle politiche aziendali per lo sviluppo e l’utilizzo delle risorse che costituiscono il database. Ha conoscenza dell’architettura di un sistema operativo in una rete locale, dei concetti di sicurezza e implementazione di una banca dati.
Datawarehouse developer
Il datawarehouse developer si occupa di progettare e gestire particolari e complessi database, i Datawarehouse (o magazzini dei dati). Utilizza la tecnica del DataMining, che permette di analizzare a fondo grandi quantità di dati immagazzinati nei Datawarehouse, per scoprire le relazioni significative e le nuove tendenze del mercato. Mentre il database administrator si limita a fornire i dati aggregati nei modi più diversi, il datawarehouse developer è in grado di rispondere a domande più complesse e la sua consulenza può essere di supporto nella scelta delle strategie aziendali. Ha capacità manageriali, conoscenza dei sistemi informativi e competenza in materia di privacy dei dati trattati.
Formazione
Per diventare database administrator è opportuno seguire un percorso di studi di tipo tecnico.
La formazione scolastica può iniziare già a livello di scuola secondaria di secondo grado. La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi a un Istituto Tecnico – Settore tecnologico – Indirizzo informatica e telecomunicazioni. Il percorso scolastico si articola in due bienni e un quinto anno finale, che termina con l’Esame di Stato.
Successivamente, è consigliabile frequentare un corso di formazione professionale post-diploma in ambito informatico. Questi corsi sono organizzati dalle agenzie e dagli enti di formazione su tutto il territorio nazionale. Al termine viene rilasciato un Attestato di Specializzazione Professionale. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere agli Informagiovani locali.
Per ottenere la qualifica di datawarehouse developer, è necessario conseguire la laurea di primo livello in una delle seguenti classi
L08 – Ingegneria dell’informazione;
L19 – Scienze dell’economia;
L31 – Scienze e tecnologie informatiche;
L35 – Scienze matematiche;
L41 – Statistica.
L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà. È consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Una volta terminato il percorso universitario, si possono approfondire le basi ottenute, frequentando un corso di specializzazione o un master post-laurea.
Anche ottenere una certificazione EUCIP – European Certification of Informatics Professional può costituire un titolo preferenziale.
Per entrambe le professioni sono necessari un’ottima conoscenza della lingua inglese, sempre più usata per l’implementazione di programmi informatici, e un continuo aggiornamento sulle nuove frontiere dell’informatica. Inoltre per svolgere al meglio la professione e per avere maggiori possibilità di crescita lavorativa, si suggerisce di tenersi sempre aggiornati viste le continue innovazioni che intervengono nel settore.
Accesso alla professione
Queste professioni non sono legalmente riconosciute, non ci sono perciò leggi che le regolamentino o albi professionali a cui iscriversi. Molte sono però le associazioni che hanno creato un codice deontologico per la tutela di chi lavora nel campo informatico (vedi Riferimenti utili).
Entrambe le figure possono lavorare sia come dipendenti interni di aziende e società, che offrono servizi legati alla progettazione e alla gestione di banche dati, sia come liberi professionisti con regolare apertura della Partita IVA o anche in veste di consulenti, appoggiandosi a qualche società di servizi.
Normalmente, la carriera lavorativa inizia con un’esperienza nel mondo del lavoro informatico come analista programmatore, per svolgere in seguito le mansioni di database administrator. Specializzandosi ulteriormente nella gestione delle banche dati e nelle politiche aziendali a esse legate, se in possesso della laurea, si potrà infine diventare datawarehouse developer.
Dopo alcuni anni di esperienza, questa figura può raggiungere ruoli di maggiore responsabilità, come quello del datawarehouse administrator, che possiede poteri decisionali per quel che riguarda la progettazione del database e poteri organizzativi all’interno dell’azienda stessa, in quanto gestisce direttamente i server sui quali risiedono le grandi quantità di dati e di informazioni contenute nel database.