In questa guida spieghiamo come diventare bagnino.
Prima di vedere tutti i passi da compiere, bisogna precisare che questa professione in Italia è sicuramente meno affascinante di quanto abbiamo visto in televisione. Se, però, nonostante questa consapevolezza, desiderate comunque passare del tempo all’aria aperta, siete degli ottimi nuotatori e vi piace il mare in modo irrimediabile, allora si tratta dell’attività giusta per voi. A questo punto, dunque, vediamo cosa fare e quali requisiti sono richiesti.
Per prima cosa iniziamo dalle mansioni da svolgere. Al contrario di quanto si possa credere, infatti, un bagnino non deve occuparsi solamente delle emergenze balneari e della sorveglianza. Non tutti sono consapevoli che i compiti sono più numerosi e comprendono, per esempio, la tutela dell’ambiente dove si trova, la capacità di offrire informazioni attendibili per prevenire e evitare qualsiasi situazione di rischio, favorire i giusti comportamenti da tenere in acqua, gestire tempestivamente i rapporti con le Capitaneria di Porto e altri enti destinati alla sicurezza e guardia delle strutture di balneazione. Per quanto riguarda, poi, i posti di lavoro, questi possono essere tra i più vari come spiagge, piscine, villaggi turistici, hotel e parchi acquatici. Insomma, ovunque è prevista la presenza di una superficie acquatica si deve considerare obbligatoria l’assunzione di un bagnino professionale.
Ecco che qui entra in gioco la preparazione. Risulta essere fondamentale, infatti, avere chiara l’enorme responsabilità che caratterizza questo lavoro, visto che dalla tempestività e dall’efficacia dell’intervento dipende la salvaguardia degli altri. Per questo motivo, dunque, è fondamentale essere un ottimo nuotatore, ma non si tratta di una caratteristica sufficiente per ottenere un posto di lavoro. Per essere selezionati dalle strutture migliori, dunque, è necessario essere in possesso di un attestato di bagnino di salvataggio. Per ottenerlo è fondamentale frequentare dei corsi di formazione in cui si approfondisce sia la parte teorica che quella pratica. Per essere sicuri della validità dell’attestato ottenuto si deve far riferimento alla Società Nazionale di Salvamento, alla Federazione Italiana Salvamento Acquatico, FISA, e alla Federazione Italiana Nuoto, FIN.
In queste strutture vengono organizzati dei corsi della durata di circa 40 ore per un costo complessivo che si aggira intorno ai 270 euro massimo. Durante la preparazione verranno affrontati argomenti vari come l’ordinanza della Capitaneria di Porto, la meteorologia, il trattamento dell’acqua in piscina. Per quanto riguarda la pratica, poi, si sarà sottoposti a delle prove pratiche di salvataggio, voga e primi soccorsi. Ovviamente, una volta terminate le ore di preparazione, sarà obbligatorio superare un esame conclusivo per aver diritto all’abilitazione professionale.
Tenete presente, però, che esistono vari brevetti da potere conseguire. Questi offrono diverse conoscenze secondo il luogo d’impiego. Andando nello specifico il brevetto P è un attestato valido solo per lavorare in piscina, quello IP, invece, vi permette di affrontare anche le acque interne come i laghi. Per finire, poi, c’è il brevetto MIP, il più completo di tutti, oltre a essere anche il più richiesto, visto che è valido per il mare, le acque interne e la piscina. Qualunque sia la vostra scelta, comunque, si deve ricordare che il brevetto ha una validità biennale, il che vuol dire che, alla scadenza dei tempi previsti, deve essere rinnovato al costo di cinquanta euro.
Oltre a questi elementi professionali, la figura del perfetto bagnino deve essere sostenuto anche da alcune doti caratteriali e personali. Per prima cosa questo lavoro prevede un range d’età ben preciso. In particolare si può iniziare a sedici anni e si deve terminare a sessantacinque. Per quanto una persona matura sia in forma, infatti, è necessario garantire una capacità di reazione immediata oltre a una resistenza fisica tipicamente giovanile. Chiude la descrizione anche una buona dose di autostima, ottime doti relazionali e la capacità di lavorare in team senza problemi.
Chiudiamo con uno degli elementi più importanti per chi pensa di avvicinarsi a una professione impegnando molte risorse personali ed economiche. Stiamo parlando delle possibilità lavorative e, ovviamente, anche dei probabili guadagni. Bisogna dire che, nel corso degli anni, le prospettive di lavoro per i bagnini si sono ampliate rispetto al passato. Oltre agli stabilimenti e alle piscine, si sono aggiunti alla lista anche le strutture termali, i parchi acquatici, i laghi. Per quanto riguarda la durate, poi, si tratta di un lavoro tipicamente stagionale, anche se questo elemento sta mutando. Certo, molto dipende dall’intraprendenza del singolo e dalla voglia di mettere in gioco la propria professionalità. Per trasformarlo in un lavoro costante, ad esempio, si potrebbe riflettere sulla possibilità di offrirsi per dei villaggi turistici all’estero, in modo tale da inseguire sempre la bella stagione e tornare in Italia con l’arrivo dell’estate. Per quanto riguarda le cifre, invece, solitamente si parla di sei euro l’ora per un totale di 1500 euro il mese.