In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come diventare account manager.
Oggi aggirarsi tra gli annunci di lavoro non è un’impresa facile. Questo per due motivi. Il primo riguarda la difficoltà di trovare posizioni lavorative dignitose, il secondo, invece, è rappresentato da nuove definizioni dietro le quali si nascondono vecchie professioni. In questa guida ci concentreremo proprio su questo elemento e, in particolare, ci avventureremo alla scoperta di una professione specifica come quella dell’account manager. Cosi, in una vera e propria giungla di terminologie inglesi, cercheremo di capire cosa serve per svolgere le sue mansioni e, in particolare, quali impegni deve sostenere e affrontare.
Iniziamo con il dire che la persona dell’account manager è fondamentale per qualsiasi azienda, visto che il suo scopo principale è di lanciare nel migliore dei modi un prodotto specifico. Per fare questo è necessario avere un’ottima visione del mercato a cui ci si rivolge, oltre una conoscenza approfondita della società che si rappresenta e della filosofia alla base della produzione.
In sostanza, vediamo di cosa si occupa concretamente un account manager. Prima di tutto si tratta di una figura versatile, capace di gestire il portfolio clienti già esistenti, acquisirne altri, mantenere contatti con la clientela dell’azienda che rappresenta. In definitiva si tratta di un’attività legata a doppio filo alla vendita e al settore commerciale. Bisogna chiarire, inoltre, che l’account manager non deve essere considerato come un libero professionista ma si tratta di un collaboratore legato con contratto esclusivo a una precisa azienda, perché lo scopo di ogni sua attività professionale è di seguire la visione e le aspettative di crescita di questa. Considerate che esistono due diversi tipi di account manager, ossia junior account e il senior account. Con il primo si identifica generalmente un neolaureato con ancora pochissima esperienza nel settore. Il secondo, invece, è un professionista con molti anni di lavoro alle spalle nel settore, il che rappresenta un valore aggiunto anche per l’azienda e i suoi fini. Nella pratica le funzioni delle due figure non varia poi molto. A cambiare, invece, è il grado di professionalità costruita sul campo.
Nello specifico, per esempio, un senior account dovrebbe partecipare alle manifestazioni di settore e parlare in pubblico per presentare l’azienda e i relativi prodotti. Inoltre deve riuscire a identificare i punti di forza della società che rappresenta oltre a saperli evidenziare di fronte ai clienti già acquisiti ma, soprattutto di fronte a quelli da conquistare. Questo comporta molte attività in cui devono entrare in gioco diversi fattori come le pure conoscenze tecniche ma anche delle specifiche doti comunicative e d’intrattenimento. Per questo motivo un buon account manager potrebbe acquisire un nuovo cliente attraverso una visita guidata all’interno della struttura industriale per far toccare con mano i vari processi creativi utilizzati. Oppure è altrettanto valido un invito a un pranzo di lavoro o l’organizzazione di seminari di gruppo.
I compiti di un account manager, però, non finiscono certo qua. Per esempio, dovrebbe avere anche buone capacità di scrittura, visto che il suo ruolo prevede la realizzazione di articoli da pubblicare su delle riviste di settore o delle relazioni da presentare proprio agli azionisti della società. In questo modo tutti quelli che sono coinvolti nella catena di produzioni possono venire a conoscenza effettivamente della potenzialità del prodotto creato e dell’azienda stessa. Per portare a termine tutto questo compiti, però, un uomo non può agire in maniera efficace da solo. Per questo motivo l’account manager deve poter far riferimento a un team, capace di affiancarlo in ogni singolo momento. In modo particolare questo lo segue nel momento della promozione e formazione del cliente. In realtà anche la presenza di un gruppo di lavoro richiede alcune doti fondamentali. La prima è rappresentata dal mentoring, sia nei confronti del gruppo che in quello dei clienti, e la dote non scontata di farsi riconoscere come il leader indiscusso del suo team di lavoro. Nel primo caso, l’azienda è riuscita a eliminare qualsiasi problema di aggiornamento, organizzando per le proprie risorse umane dei corsi di formazione continui. Nel secondo caso, invece, tutto dipende dall’intuizione del manager. Questo significa che deve essere in grado di gestire nel migliore dei modi gli impegni e i vari incarichi, assegnandoli, in modo particolare, alle persone più adatte per preparazione e doti naturali. Se riuscirà in questo scopo, avrà fatto già la maggioranza lavoro, visto che una giusta organizzazione del gruppo porta al conseguimento dello scopo professionale praticamente in modo automatico.
A questo punto, però, prima di affrontare tutto questo e di riflettere su come definire il proprio team, si deve necessariamente compiere un percorso di formazione preciso. Stiamo parlando del corso di studi necessario per potersi candidare almeno come junior account. Ci stiamo riferendo, ovviamente, a una laurea specialistica in materie economiche, seguita, nel migliore dei casi da un Master in Marketing Aziendale. Utile, se non addirittura necessaria, anche una buona conoscenza dell’inglese, vista la possibilità di doversi interfacciare anche con dei clienti stranieri.