In questa guida spieghiamo come aprire una posta privata.
Questo, soprattutto, grazie alla liberalizzazione del servizio postale che ha aperto nuove possibilità di business, in vigore dal 1 gennaio 2011, rappresenta un’opportunità da valutare. Secondo questa legge tutti i nuovi operatori possono accedere a una serie di attività fino a oggi praticamente blindata e riservata esclusivamente alle Poste Italiane. Stiamo parlando, nel dettaglio, di servizi di posta prioritaria e raccomandata. Questi servizi, uniti alla vendita di altri prodotti al dettaglio, garantiscono un aumento del giro d’affari. Tutti i soggetti autorizzati, avranno la possibilità di gestire la raccolta e la distribuzione delle spedizioni, l’affrancatura, l’imbustamento e l’inoltro.
Vediamo come risulta essere possibile, per un singolo, aprire un ufficio postale e dedicarsi a questo business particolare. Scopo dell’articolo in questione è di chiarire i passi da compiere e i costi da sostenere. Iniziamo, però, con il vedere esattamente quali sono le azioni autorizzate per chiunque voglia avvicinarsi a questa avventura. Tutti i soggetti autorizzati potranno gestire, accettare,trasportare, smistare e distribuire inviti postali dal peso superiore a 2 kg. Inoltre è prevista la distribuzione dei pacchi postali con un peso superiore a 20 chilogrammi. Però non potranno essere gestiti i servizi relativi alle spedizioni raccomandate.
Nello specifico, però, tutti i soggetti che hanno ottenuto una licenza individuale sono abilitati a gestire e accettare spedizioni e pacchi postali da 2 a 20 kg. Attualmente il servizio privato di posta rappresenta un settore in incredibile crescita, ottenendo anche un successo di una certa rilevanza. Tanto che, grazie all’attuale regolamentazione, a un’azienda di poste private è offerta anche la possibilità di svolgere l’attività in collaborazione con Poste Italiane, raccogliendo e smistando la corrispondenza come se fosse una sua filiale, oppure scegliere di smistare la corrisponde che Poste Italiane per questione di costi e carico, affida a aziende di poste private.
A questo punto, vediamo cosa bisogna fare per aprire un ufficio di pista privata. Prima di tutto, per aprire un’agenzia è necessario munirsi di idonea autorizzazione presso il ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento Comunicazioni. Ottenere la licenza, però, prevede un costo e, di conseguenza, un impegno economico non particolarmente oneroso e piuttosto accessibile a tutti. Dunque, per ottenere la licenza individuale si deve impegnare una cifra pari a 582,00 euro. Mentre per il contributo annuale controlli e verifiche si devono versare 290,00 euro entro trenta giorni dalla consegna della licenza e ogni anno. Successivamente sarà necessario procedere con tutti i passi burocratici previsti. Con questi, in particolare, si intende l’apertura della partita IVA, l’iscrizione al registro imprese e e l’iscrizione INPS alla sezione Commercianti.
Altro passo importante è verificare se il proprio Comune richiede SCIA per inizio attività di poste private. Risulta essere necessario informarsi con molta attenzione, visto che la normativa in questo ambito è piuttosto lacunosa in merito. Stessa cosa dicasi per le autorizzazioni richieste dalle Camere di Commercio. Per quanto riguarda i costi burocratici, anche questi sono decisamente contenuti e si concretizzano praticamente in 88 o 106 euro per il diritto camerale anticipato, 35,50 euro per bolli e diritti di segreteria, un eventuale costo per la firma digitale, sempre che sia necessaria, e i costi per competenze professionali. Anche questa voce nelle spese è da considerarsi ipotetica, visto che potrebbe non presentarsi la necessità di richiedere il parere è l’assistenza di un professionista.
Come ogni attività, però, anche quella delle poste private necessità di alcune accortezze, se non addirittura di una strategia, per portare a un effettivo guadagno. Continuando a parlare di strategia, per esempio, si deve puntare a offrire servizi di ottima qualità a prezzi leggermente più bassi. Presentarsi, infatti, con tariffe poco convenienti, è sicuramente una tattica poco produttiva, visto che i clienti continueranno a fare ore di coda nelle poste pubbliche. Inoltre, questo business conviene solo in zone abbastanza popolate, specie se il servizio tradizionale non riesce a essere efficiente. Questo punto, in particolare rappresenta uno degli elementi essenziali, visto che si devono creare le condizioni ideali per spingere le persone a effettuare una selezione tra il business privato e il servizio classico proposto da Poste Italiane.
Comunque, per concludere, ricordate che, se si desidera ovviare ad alcune difficoltà burocratiche e logistiche, è possibile affiliarsi ad una catena in franchising, la quale assicura non solo la realizzazione del luogo ma anche la strategia di marketing.
Aprire una posta privata rappresenta quindi una possibilità interessante.