In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli su come aprire una paninoteca.
McDonald’s è stato il predecessore. Certo, oggi la sua stella è indubbiamente meno splendente di quanto lo fosse negli anni ottanta, ma la sua avventura ha aperto la strada ad altre catene specializzate in prodotti sempre più particolari e al passo con le attuali tendenze alimentari e enogastronomiche. Ovviamente stiamo parlando del tanto amato e criticato fast food che, in italiano, può essere tranquillamente tradotto come paninoteca. Questa, però, nell’interpretazione totalmente italica, può godere anche di una visione più ampia, in cui al consumo veloce si sovrappone un ambiente più conviviale. Per non parlare delle materie prime scelte, spesso legate al territorio e sempre di più votate alla qualità. Perché oggi giorno sul’alimentazione non si può scherzare, visto anche l’attenzione sempre maggiore che le persone pongono su questo aspetto. Detto questo, se siete dei frequentatori assidui di paninoteche tanto da volerne aprire una, questo articolo potrebbe essere utile alle vostre esigenze, visto che il suo scopo è riassumere i passi fondamentali e necessari per aprire e avviare questa attività.
Iniziamo, prima di tutto, con il vedere dove risiede il fascino e il successo di questo business. Ovviamente è il numero di clienti sempre molto alto e dal target giovanile. Il motivo è piuttosto semplice, visto che la paninoteca offre una soluzione piuttosto economica ai ragazzi per trascorrere tranquillamente una serata tra amici. Altrettanto valida, poi, è la possibilità di una pausa pranzo veloce e attenta al portafoglio. Da questo, dunque, si capisce che la paninoteca, soprattutto se dotata di un carattere personale nella realizzazione dei piatti, può contare facilmente su un seguito numeroso.
Nonostante questo punto di partenza piuttosto positivo, bisogna mantenere i piedi a terra e considerare che avviare un business nella ristorazione richiede un certo impegno economico, e non solo, oltre alla collaborazione di personale preparato e di figure professionali, come un cuoco, pronto a gestire la produzione. Ma andiamo per gradi. Il primo elemento da tenere in considerazione è la scelta del locale. Questa potrebbe rappresentare un momento particolarmente eccitante, ma non bisogna perdere la lucidità. Da questo primo passo, infatti, dipenderà molto del successo finale dell’impresa. Per questo gli elementi da considerare per la scelta migliore sono le dimensioni, le condizioni del locale e la posizione. Questo aspetto è particolarmente importante. Un locale di successo deve trovarsi in un luogo centrale per la vita notturna. Questo significare privilegiare una zona frequentata soprattutto da giovani, oppure le vicinanze di un cinema, di un centro commerciale o una via di passeggio.
Una paninoteca, inoltre, può essere concepita anche come fast food da asporto, soprattutto se si trova nelle vicinanze di scuole, uffici e università. Come abbiamo già accennato, poi, la qualità delle materie prime e del servizio fornito al cliente determinano in modo importante il successo del locale. A questo punto, se ancora siete convinti di affrontare questa avventura, considerate che l’investimento per iniziare l’attività è abbastanza rilevante, soprattutto se si parte dall’idea di aprire una grande paninoteca, in una zona centrale. A questo, poi, si devono aggiungere le spese per le attrezzature necessarie e per il pagamento dei propri dipendenti. In sostanza, se avete intenzione di risparmiare, è consigliabile scegliere un altro business.
Per i tenaci e i più convinti, invece, questi sono i passi burocratici da affrontare. Tenete presente che la procedura è piuttosto lunga, quindi, se potete, sarebbe consigliabile farvi assistere da una figura professionale esperta in questo settore. Comunque, per aprire una paninoteca sono necessari questi elementi, possesso della partita IVA, iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e all’Albo delle Imprese artigiane, autorizzazione dell’ ASL di competenza, libretto d’idoneità sanitaria per tutti i lavoratori del locale, autorizzazione del Comune alla somministrazione di cibo, iscrizione al R.E.C., possesso di diploma di scuola alberghiera o di un corso professionale riconosciuto dalla regione e piano HACCP.
Tenete presente, però, che oggi avete a disposizione anche due alternative. Si tratta della paninoteca ambulante e del fanchising. Nel primo caso si richiederà un investimento iniziale sicuramente meno pesante. Infatti viene a mancare la spesa maggiore che è rappresentato dall’affitto o acquisto del locale stesso. Le attrezzature, poi, sono solo quelle indispensabili per la preparazione dei panini e quindi molto più limitate rispetto a quelle di una paninoteca standard. Per quanto riguarda il franchising, poi, oggi esistono molti marchi di fast food di successo cui è possibile affiliarsi. Quali sono i vantaggi di questa scelta? Innanzi tutto è evidentemente vantaggioso appoggiarsi ad un marchio importante e già ben conosciuto. Inoltre l’investimento richiede meno responsabilità e garantisce una maggiore certezza di successo.
Questo perché il franchisor provvederà alla ricerca della location, all’allestimento del locale e all’acquisto delle attrezzature. Inoltre, si occuperà anche della parte burocratica per l’avvio della nuova attività. Però, come in ogni cosa, ci sono anche aspetti negativi da conoscere. Primo fra tutti la percentuale da pagare al franchisor sulle vendite del locale. Inoltre, se si ha già un’idea precisa sul tipo di locale che si vuole aprire, sul menu da proporre e sulla tipologia di prodotti da servire ai clienti, il franchising non è la soluzione ideale. Quest’ultimo, infatti, impone di seguire delle precise indicazioni stabilite dal marchio in questione. A questo punto potete fare la vostra scelta e buon lavoro.