In questa guida spieghiamo come diventare giardiniere.
Per essere un giardiniere di successo e con la possibilità di ottenere le dovute soddisfazioni, si dovrebbe, quanto meno, essere forniti di una certa propensione naturale a gestire e maneggiare le piante. Attenzione, però, il talento è solamente la base dalla quale partire per portare avanti una professione che può trovare molte applicazioni, dai giardini delle case private, fino agli spazi pubblici. Ogni capacità innata, infatti, deve essere supportata da una preparazione che, nel caso specifico del giardiniere, presenta molti aspetti tecnici.
Per prima cosa, la passione personale per le piante deve essere solamente la partenza e la spinta grazie alla quale approfondire studi di botanica. Perché, inutile dirlo, un giardiniere deve sapere tutto sulle piante, oltre alla perfetta e migliore applicazione di queste all’interno di un insieme progettato bene. Ecco che si arriva al secondo elemento essenziale da non trascurare nella visione di una preparazione globale per questo mestiere.
Avendo il compito di provvedere alla manutenzione di spazi ampi, un giardiniere deve avere allenato il proprio occhio, avendo anche delle nozioni di organizzazione e progettazione. In questo caso, la dote naturale dalla quale muovere i primi passi, e che non può non essere presente, è il gusto. In effetti, senza una propensione spontanea alla scelta di colori e all’abbinamento di forme, diventa molto più arduo riuscire a progettare un insieme che sia, allo stesso tempo, innovativo e armonico. Per ampliare, dunque, questa seconda dote naturale, è necessario impegnarsi in studi tecnici di architettura di esterni. In questo modo, infatti, si avranno tutte le conoscenze per offrire un progetto dettagliato e frutto della propria inventiva, partecipando a bandi statali per nuove zone verdi o proponendosi a privati desiderosi di cambiare o creare dalle basi un lussureggiante giardino intorno alla propria casa.
Tutto questo per dire, dunque, che il mestiere di giardiniere non è approssimativo, ma necessità di una preparazione tecnica di un certo livello. Acquisita questa, poi, non è ancora arrivato il momento di sentirsi dei professionisti del verde. Perché questo accada, si consiglia di affiancarsi a un giardiniere di esperienza, grazie al quale riuscire a misurarsi sul campo con la progettazione e la cura, riuscendo anche a carpire qualche segreto inestimabile per riuscire a portare a termine il proprio lavoro al meglio. Dunque, come in molte altre professioni, anche in questo caso a un’ottima teoria deve essere affiancata anche l’attività pratica, visto che, mai come in questo caso, è necessario sporcarsi le mani per imparare.
A questo punto, però, dovendo iniziare proprio dall’elemento teorico, vediamo quali passi bisogna fare e, soprattutto, a chi è possibile rivolgersi. Iniziamo con il dire che, per accedere ai corsi professionali organizzati dalle varie Regioni, è sufficiente avere il diploma di scuole medie superiori. Anche se un pizzico di cultura in più non fa mai male. Per quanto riguarda la preparazione professionale, invece, considerate che questa prevede un impegno che vai dal massimo di due anni a un minimo di uno. Per essere sempre informati sulle varie possibilità di studio, è il caso di fare riferimento sempre all’Assessorato alla Formazione Professionale della Regione competente o all’Informazioni del Comune di residenza. Nel caso questa procedura vi sembri troppo burocratica o, al momento in cui avete espresso interesse i corsi sono già partiti, sappiate che avete a disposizione una seconda soluzione. Stiamo parlando dei vivai. Non è raro, infatti, trovare dei privati che organizzano una formazione lavoro, il cui scopo è terminare con uno stage e con eventuale assunzione all’interno della struttura. Come abbiamo accennato, però, potete ambire anche a una preparazione più specialistica. In questo caso è consigliato conseguire un diploma di perito agrario per poi scegliere un corso universitario, secondo gli aspetti in cui si desidera ottenere una specifica conoscenza. Come passo finale, poi, sono previsti anche dei Master. Ovviamente, per organizzare al meglio tutto il percorso, è consigliabile far riferimento ai programmi organizzati dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie.
Certo, in un’epoca caratterizzata dalla tecnologia e dalla connessione costante, scegliere questo tipo di studi riporta a un sapore antico. Ma, come ormai molti anni di crisi ci hanno dimostrato, forse è il tempo giusto per riappropriarci di alcuni mestieri e professioni, arricchendole di un pizzico di preparazione in più rispetto a quanto accadeva nel passato.