In questa guida spieghiamo come scrivere una lettera di motivazionale e mettiamo a disposizione un modello di esempio da scaricare.
La lettera di motivazione è quel documento che, in fase di autocandidatura o di risposta ad una ricerca di personale, rende unico il curriculum e specifica all’azienda quali siano le ragioni per cui il proprio profilo potrebbe costituire la scelta ideale. La lettera motivazionale è utilizzata anche in altri contesti, per esempio all’università, specialmente per l’Erasmus e per i master, ma anche per la partecipazione a stage e tirocini.
Purtroppo si tende spesso a tralasciare questo importante aspetto di personalizzazione di un curriculum standard. Al contrario, la lettera di motivazione rappresenta un elemento importantissimo, per il candidato costituisce l’unico mezzo di presentazione prima del colloquio, per l’azienda è un valido strumento per valutare non solo le motivazioni ma anche le tecniche espressive dei potenziali collaboratori. Per questo, è opportuno presentare sempre, insieme al curriculum, la propria lettera motivazionale, offrire all’azienda un’immagine chiara delle proprie attitudini e intenzioni e dare una dimostrazione della capacità di espressione. Naturalmente non è necessario esagerare, bastano poche parole ma scelte con attenzione, rispettando sia la forma che il contenuto e senza dimenticare l’aspetto estetico e grafico.
Per presentarsi e comunicare le proprie motivazioni ad un’azienda, partecipando ad una selezione di personale o presentando un’autocandidatura, è sufficiente una lettera composta da 3 o 4 brevi paragrafi. Se la candidatura viene effettuata tramite posta elettronica, la lettera di motivazione può essere inserita nel corpo della mail stessa, in modo da potere essere letta immediatamente, inviando il curriculum come allegato. Nel caso di curriculum consegnato a mano, o inviato tramite posta tradizionale, la lettera di presentazione deve essere inserita in modo che preceda il curriculum, magari fissando i due fogli con un punto metallico. La precisione e la sintassi sono molto importanti, si consiglia di rileggere la lettera diverse volte, al fine di individuare ogni possibile errore di grammatica o di digitazione, che potrebbe trasmettere un’impressione negativa.
Se possibile, sarebbe opportuno aprire la lettera rivolgendosi personalmente al responsabile delle risorse umane o comunque alla persona che gestisce i rapporti con i candidati, effettuando una piccola ricerca per conoscerne il nome.
La parte migliore della lettera deve concentrarsi nelle prime righe, evitando inutili ripetizioni del curriculum, ma partendo con una frase d’effetto che descriva chiaramente le proprie motivazioni, e le ragioni che rendono ideale il proprio profilo. Occorre considerare che gli addetti alla selezione sono costretti a visionare centinaia di profili, e spesso, se le candidature non destano la loro curiosità fin dalle prime righe, difficilmente proseguiranno nella lettura del curriculum.
Dopo avere esordito in maniera tale da incentivare la lettura, il paragrafo successivo può essere l’occasione per fare una sintesi delle esperienze, e soprattutto degli obiettivi raggiunti. Non si tratta certo di una replica del curiculum, ma di un vero racconto, che dimostri l’entusiasmo, la determinazione e la volontà di portare sempre a termine gli incarichi affidati. Il tono deve essere confidenziale ma professionale, non presuntuoso ma in grado di trasmettere sicurezza e affidabilità.
Se è vero che la lettera di presentazione deve esprimere chiaramente le ragioni di una candidatura, è ugualmente giusto che l’azienda stessa riesca a trovare qualche valido motivo per scegliere, tra i tanti, proprio il suo autore. Oltre alle esperienze professionali, ai successi e alle competenze, è importante porre in evidenza quegli elementi del proprio background personale e professionale che siano in maggiore sintonia con le esigenze dell’azienda a cui ci si rivolge. Occorre quindi puntare su quelle conoscenze più affini al settore in cui essa opera, quali possono essere la conoscenza di una o più lingue, di un software particolare, di una procedura tecnica o amministrativa.
Risulta essere molto importante evitare di trasmettere al selezionatore l’impressione di leggere una candidatura standard e impersonale, inviata contemporaneamente a decine di aziende. Per non incorrere in questo errore, la soluzione è quella di documentarsi il più possibile nei confronti della società a cui ci si rivolge, del settore produttivo e della posizione di lavoro oggetto della candidatura. Per arrivare a questo risultato bastano pochi minuti, una breve ricerca online, uno sguardo all’eventuale profilo aziendale presente sui social, per poi lasciare trasparire, con naturalezza e senza forzature, un certo interesse e una profonda conoscenza verso il settore professionale di riferimento.
Qualunque sia l’esito della selezione, l’esaminatore ha investito il suo tempo per leggere la lettera e valutare il curriculum, e merita quindi qualche parola di gratitudine. La parte finale della lettera di motivazione consiste proprio nei ringraziamenti, nel dichiararsi a disposizione per ogni chiarimento e nei saluti, restando in attesa di una risposta e indicando chiaramente tutti i propri recapiti.
Nel presentarsi ad un’azienda, l’estetica non è da sottovalutare. La lettera motivazionale, specialmente se stampata e consegnata a mano, deve essere semplice e raffinata, utilizzando caratteri classici ed eleganti con un massimo di due colori, su sfondo bianco. Risulta essere necessario inserire la data e l’oggetto, e dividere i diversi paragrafi per facilitare la lettura. Sulla lettera cartacea la firma deve essere autentica.
Modello di Lettera Motivazionale