Lo staff leasing è un contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, dove i soggetti coinvolti sono l’agenzia di somministrazione, l’azienda utilizzatrice e il lavoratore. A seguito del decreto di riordino dei contratti, in questo tipo di rapporto di lavoro sono state introdotte alcune variazioni, tra cui l’abolizione delle causali e l’ampliamento dei settori di applicazione del contratto.
Inoltre, alle aziende che si avvalgono dello staff leasing, è stato imposto il limite del 20% sul totale dei dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato.
Nel contratto di somministrazione di lavoro sono presenti sostanzialmente tre soggetti
-Il somministratore, ovvero l’agenzia autorizzata a fornire lavoratori in somministrazione, che ha sostituito l’agenzia interinale.
-L’utilizzatore, ovvero l’azienda o l’imprenditore che si avvale del servizio dell’agenzia per reperire una parte del proprio personale.
-Il lavoratore, il soggetto che viene assunto dall’agenzia tramite contratto di somministrazione per svolgere la propria opera presso l’azienda utilizzatrice.
I rapporti di lavoro tra le tre figure sono regolati da un contratto di somministrazione in essere tra l’agenzia e l’utilizzatore, e da un contratto di lavoro subordinato tra il lavoratore e l’agenzia. Entrambi i contratti possono essere a tempo determinato o indeterminato, ad esclusione della Pubblica Amministrazione, che può avvalersi di contratti di somministrazione esclusivamente a tempo determinato, sono i contratti a tempo indeterminato ad essere definiti con il termine di staff leasing. Come ogni altro contratto di lavoro subordinato, per fare in modo che sia valido sotto l’aspetto legale e fiscale deve essere obbligatoriamente redatto in forma scritta, in assenza di un contratto scritto, la legge considera il lavoratore quale dipendente diretto dell’utilizzatore. Per quanto riguarda la retribuzione e i contributi, sono da considerarsi a carico dell’agenzia, che riceverà poi il dovuto rimborso dall’azienda utilizzatrice.
Recentemente lo staff leasing ha subito alcune modifiche sostanziali, prima tra tutte la possibilità di ricorrere a questo tipo di contratto per le aziende appartenenti a qualsiasi settore professionale o produttivo, mentre in precedenza si trattava di una formula contrattuale limitata ad alcune attività specifiche. L’unico limite imposto oggi è quello di non superare la percentuale del 20% di lavoratori assunti in staff leasing sul totale dei dipendenti a tempo indeterminato. L’infrazione del limite comporterebbe la conversione dello staff leasing in un contratto di lavoro subordinato, tuttavia tale limite, in alcuni casi, può essere modificato in deroga a quanto previsto dalla contrattualistica nazionale. Un’altra modifica importante per l’azienda è quella di non essere più obbligata ad indicare una causale quando intende ricorrere ad uno o più lavoratori in staff leasing.
Diversamente dai vecchi contratti di lavoro interinale, con il sistema dello staff leasing il lavoratore non è assunto dall’utilizzatore, ma dall’agenzia di somministrazione. Di conseguenza, trattandosi di un impegno a tempo indeterminato, al dipendente spetta un’indennità di disponibilità nei periodi in cui non svolge alcuna attività presso l’azienda utilizzatrice, il cui importo viene calcolato sulla base stabilita dai contratti collettivi nazionali. Il lavoratore ha inoltre diritto al versamento dei contributi relativi al Fondo per la formazione e l’integrazione del reddito. I lavoratori in staff leasing devono essere informati dall’utilizzatore riguardo al trattamento economico e contrattuale applicato ai dipendenti assunti direttamente con uguali mansioni e qualifica, e devono conoscere tutto quanto è stato stabilito nel contratto di somministrazione stipulato tra utilizzatore e agenzia.
La modalità dello staff lesing comporta alcuni vantaggi interessanti, sia per il lavoratore che per l’azienda utilizzatrice che ha scelto questa formula contrattuale. Gli utilizzatori hanno la possibilità di inserire personale specializzato e affidabile, integrandolo con i dipendenti già parte dell’azienda con la massima flessibilità, un metodo indubbiamente da preferire ad affidare il lavoro in appalto o ad avvalersi di rapporti di collaborazione continuativa o temporanea. Per i lavoratori, il principale vantaggio è quello di potere godere di tutti i diritti dei dipendenti assunti direttamente dall’utilizzatore con pari mansioni, e delle tutele previste da un normale contratto di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre, chiunque lavori in modalità di staff leasing può contare sulla possibilità di seguire un percorso professionale e formativo personalizzato, mirato allo sviluppo delle competenze e alla ricollocazione, e godere di un’assistenza completa e continua. Per quanto si tratti di una formula molto utilizzata all’estero, in Italia lo staff leasing non ha ancora ottenuto un successo rilevante, soprattutto in relazione all’opposizione dei sindacati, i quali temono che le aziende possano trovare un modo per evitare di tutelare adeguatamente i lavoratori.
Modello Contratto Staff Leasing